Naufragio Concordia, class action Codacons

Naufragio Concordia, class action Codacons Comunicato Codacons Messina Dopo il gravissimo incidente che ha coinvolto la nave da crociera Costa Concordia, naufragata nei pressi dell'Isola del Giglio, il Codacons ha avviato le pratiche per la preparazione di una class action contro la società di navigazione, volta a far ottenere ai passeggeri dell'imbarcazione (tra cui una quarantina di messinesi) il risarcimento per tutti i danni subiti. “Si tratta di un incidente di inaudita gravità – ha dichiarato il Presidente nazionale avv. Carlo Rienzi - e tutti coloro che si trovavano a bordo della nave hanno diritto ad essere risarciti non solo per i danni materiali subiti (costo vacanza, beni personali persi o danneggiati, e ogni eventuale danni fisico), ma anche per quelli morali, come la paura e il terrore subiti, e per i rischi corsi in relazione all'incolumità fisica. Riteniamo che l'indennizzo non possa essere inferiore a 10.000 euro a passeggero, ed invitiamo tutti i viaggiatori che erano a bordo della Costa Concordia ad aderire alla class action compilando l'apposito modulo scaricabile dal sito www.codacons.it”. “Invitiamo tutti i viaggiatori – gli fa eco il Presidente provinciale di Messina, avv. Antonio Cardile - a richiedere immediatamente i danni materiali e morali, inviando subito con una raccomandata (per evitare ogni possibile contestazione sulla tempestività della richiesta) alle Costa Crociere ed al tour operator. Il Codacons è a disposizione per fornire gratuitamente assistenza per l’adesione alla class action e per ogni altra iniziativa”. Il recapito telefonico della sede Codacons di Messina è 090 6416016 e la sede provinciale si trova in Via San Filippo Bianchi al n. 48. "E' inammissibile che, nonostante le sofisticate apparecchiature a bordo di tali navi, installate proprio per evitare scontri e incagliamenti, si verifichino simili incidenti . I viaggiatori che sono rimasti coinvolti direttamente in questo incredibile incidente – precisa l’avv. Cardile – hanno diritto sia al rimborso delle some pagate, sia al risarcimento del danno patrimoniale per gli oggetti personali andati perduti e per le spese sopportate per il rientro a casa . Inoltre hanno diritto ad un risarcimento del danno alla persona, se feriti e in proporzione alla prognosi ricevuta, e, in ogni caso, anche in assenza di danni fisici, al risarcimento del danno da vacanza rovinata. Le persone che sarebbero dovuti imbarcarsi sulla Costa Concordia successivamente, stante l’impossibilità di fornire il servizio, esse hanno invece diritto ad un viaggio alternativo ovvero al rimborso del viaggio senza penali. Nell‘esprimere solidarietà e cordoglio per le vittime ed i loro familiari – ha concluso l’avv. Cardile – confidiamo in severe condanne per le gravi responsabilità nella causazione e nella gestione dell’incidente. Il Codacons, nelle ultime ore, alla luce delle recenti indiscrezioni circa difficoltà e carenze nelle procedure di emergenza e nei ritardi nella richiesta di soccorso – ha chiesto anche di valutare l’ipotesi di provvedimenti urgenti quali la sospensione o il ritiro della licenza di navigazione concessa alla società Costa, chiedendo che si indaghi per i reati di strage, naufragio e disastro colposo.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/16/2012

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