Lipari- Tre basi di colonnato , presumibilmente del periodo dorico, sepolte per millenni nei fondali della rada del porto di Sottomonastero, tra i moli di attracco di aliscafi e navi, potrebbero riscrivere la storia di Lipari o almeno parte di essa. Dalla foto subacquee si vede chiaramente un basamento di qualche metro, venuto alla luce a seguito dei lavori di dragaggio dei fondali eseguiti dalla ditta Scuttari per la collocazione dei cassoni nell’ambito delle opere di messa in sicurezza del porto di Lipari. Tuttavia è presto per poter affermare di cosa si tratti con certezza. Lo ha dichiarato il prof. Sebastiano Tusa, ( nella foto con Riccardo Gullo) direttore della Soprintendenza del mare di Palermo sbarcato a Lipari, da una motovedetta dei Carabinieri con a bordo anche i militari del nucleo operativo per la protezione dei beni culturali. “ Potremo esprimerci nei prossimi giorni – ha detto Tusa- dopo l’esito delle verifiche “. Verifiche già avviate nella tarda mattinata con l’immersione dello stesso Tusa con il sub della Soprintendenza Philippe Tysseire e del collaboratore, Gaetano Giuffrè. Tutte le indicazioni conducono ad un rinvenimento di eccezionale importanza. Tusa ha anche dichiarato che per le opere di messa in sicurezza nel porto di Sottomonastero manca l’autorizzazione della stessa Soprintendenza del mare.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/31/2008
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