Fondi Ue e concorrenza

BRUXELLES, 5 feb (SICILIAE) - Da martedi' a venerdi' una fitta serie di appuntamenti impegnera' la Regione Siciliana tra Roma e Bruxelles, alla definizione di una nuova strategia operativa per l'utilizzazione dei fondi comunitari. A Bruxelles, da martedi', la conferenza delle regioni periferiche e marittime (CRPM) riunisce, nella sede del Comitato delle Regioni, prima la commissione delle isole e poi il "bureau politico", il suo organismo politico. All'ordine del giorno c'e' la valutazione della politica europea di coesione. Si parlera' delle proposte di revisione delle politiche della pesca e di quelle dell'agricultura e della rimodulazione della rete transeuropea dei trasporti: di tutte le variabili che maggiormente incidono nella vita delle comunita' geograficamente marginali rispetto al cuore dell'Europa continentale. Sempre martedi', ma a Roma, continua il lavoro del tavolo tecnico aperto con il ministero delle politiche di coesione. Dopo la riunione di venerdi' scorso si entra nel merito dei problemi. Al centro dell'attenzione i primi tre "nodi" che rischiano di ostacolare la spesa comunitaria nel 2012, proprio quando il programma operativo regionale dovrebbe far segnare le performance di massima efficacia. La costituzione di una cabina di regia e di una task force di assistenza tecnica coordinata tra Stato e Regione potrebbe rappresentare, intanto, una soluzione in grado di accelerare le procedure burocratiche e di rispettare le tabelle di marcia comunitarie. Il tavolo di lavoro si occupera' anche delle soluzioni da adottare per eliminare una grande contraddizione delle norme europee. La Regione, per rispettare il "cronoprogramma" del POR, dovra' aumentare le spese in una percentuale di gran lunga superiore rispetto a quella consentita dal cosiddetto patto di stabilita'. Il rispetto di una regola prevede la violazione dell'altra. Ed entrambe prevedono pesanti sanzioni finanziarie. E al tavolo tecnico romano e' arrivata anche la piu' recente contraddizione della tecnocrazia europea. La 'DgRegio' e la 'DgCompetitivita'' hanno infatti emanato di recente una direttiva che ha bloccato un congruo pacchetto di progetti delle regioni in via di sviluppo. Secondo la posizione dei due direttori, mai seguita prima nelle regioni in via di sviluppo, i finanziamenti destinati alle opere pubbliche gestite "a tariffa" devono ottenere il visto anti concorrenza destinato agli aiuti di stato. Tre "grandi progetti" siciliani sono gia' stati bloccati: si dovra' valutare se le opere previste negli interporti di Catania e Termini Imerese e per il potenziamento del porto di Augusta turbano la "concorrenza" europea. Ma per ottenere il contributo comunitario previsto per la nuova via europea dei trasporti 'TEN-t', la Commissione stessa pretende che i lavori siano avviati entro dodici mesi dall'approvazione del piano. Esempio pratico del rispetto di una regola che impone, di fatto, la violazione dell'altra.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/5/2012

Condividi questo articolo

 


Potrebbero interessarti...



Vetrina immobiliare

Rustico Vitusa Quattropani Lipari
Rudere Tivoli Quattropani Lipari Rudere Tivoli Quattropani Lipari
68.000
Villa Mulino a Vento Lipari Villa Mulino a Vento Lipari
985.000
Rustico Quattropani isola di Lipari Rustico Quattropani isola di Lipari
490.000
Casa padronale Lipari Pianoconte Casa padronale Lipari Pianoconte
400.000

Notizie e interviste dalla Capitale

dalla nostra Daniela Bruzzone

Le ricette

Zucchine e Gamberetti by Marco Miuccio

Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!

Eolie Islands

Instagram #vulcanoconsult