Corrieri, dodici domande a Giorgianni

Corrieri, dodici domande a Giorgianni Riceviamo da Daniele Corrieri e pubblichiamo: Oggi per non sembrare uno che non ragiona a senso unico o contro qualcuno faccio due cose: un elogio a Marco Giorgianni per la sua iniziativa politica e sempre allo stesso qualche domanda. Lo inviterei in qualche modo a rispondere, non perché io conti qualcosa ma perché molti eoliani si domanderanno le mie stesse cose: 1) Come si pensa e con quale certezza risolveremo il problema del reparto nascite a Lipari. 2)Come sistemeremo i buchi di Bilancio del Comune 3)Come e con quale certezze si recupereranno i crediti 4)Che sviluppo o progetti portuali avremo 5) Come si risolve il problema dell’assistenza ai bambini bisognosi di cure 6) Con quale certezze le alleanze odierne e possibili future non faranno lo sgambetto come in passato 7) Con quali somme o dove troviamo le somme sui vari tagli fatti da regione e Stato 8) Che sviluppo e futuro per i giovani 9) Con che tipo di organizzazione si affronta la stagione turistica 10) Quale partito di riferimento in Regione 11) Quale partito di riferimento in provincia 12) Le forze economiche e associazioni in genere hanno un progetto comune di sviluppo Sono poche domande anche se ne avrei altre 20, di certo non mi aspetto risposte in politichese, ma risposte concrete, anche perché se ha scelto di fare il Sindaco e rappresentarci, a noi tutti serve capire come queste cose verranno risolte. Nel caso non ricevessi risposta (temo questo), prenderò atto, mica mi posso arrabbiare, come del resto se la ricevessi darei peso a ogni singola parola. Un consiglio spassionato: Non parliamo di patti per le Eolie o Barcellona per la Sicilia, parliamo di risolvere ciò che è alla luce del sole, ma per parlarne bisogna sapere come fare con certezze e non con parole. Sicuramente Marco ci mette la faccia, io gli ho posto delle domande. Capisco anche che la bacchetta magica non la tiene nessuno, ma per affrontare lo stato attuale del nostro Comune o si sa da dove partire oppure sarà la solita fuffa di sempre.

a cura di Peppe Paino