Punti nascita, ecco i servizi alternativi

Punti nascita, ecco i servizi alternativi Gazzetta del Sud Palermo- Dopo l'argomento Ponte sullo Stretto (di cui riferiamo nella pagina seguente), l'Ars si è occupata di sanità e in particolare della questione punti-nascita, da mesi oggetto di acceso dibattito a Palazzo dei Normanni e soprattutto nei territori interessati dall'annunciata chiusura. Numerosi gli interventi e lunga la replica dell'assessore Massimo Russo il quale, incalzato dal presidente della Sesta Commissione Giuseppe Laccoto, alla fine ha accolto le sue richieste, e cioé: invio di una circolare a tutte le Aziende sanitarie provinciali perchè in sostituzione dei punti nascita destinati alla chiusura, attivino i servizi alternativi con la presenza di un ginecologo e di un ostetrico. Russo si è pure impegnato a rispondere in commissione alle varie interrogazioni e agli ordini del giorno presentati e in quella sede avviare un confronto sull'attuazione della legge 5 di riforma, per fare il punto sullo stato dell'arte e sui percorsi ancora non del tutto operativi. Laccoto, infatti, nel riassumere la vicenda dei punti-nascita ha ricordato ai colleghi che non ci si poteva discostare dalla norma sullo standard minimo richiesto dei 500 parti all'anno, decreto che esplicherà effetti dal giugno prossimo e su cui a ottobre si verificherà la necessità di eventuali deroghe. Ma ha evidenziato come improcrastinabile la necessità di verificare che i servizi alternativi, specie in realtà come Lipari e Mistretta, siano effettivamente in funzione al fine di assicurare quel minimo di assistenza specie in caso di parti d'emergenza. In questo senso ha preannunciato che la Commissione procederà a ispezioni. Anche i deputati Franco Rinaldi del Pd e Fortunato Romano dell'Mpa hanno richiamato l'attenzione sui casi Lipari e Mistretta sollecitando una soluzione nella fase di rivisitazione del Piano sanitario e a proposito di quest'ultimo, pur esprimendo un giudizio positivo sulla riforma, hanno sottolineato l'opportunità dell'annunciato dibattito in commissione perchè sarà utile una riflessione a un anno dall'entrata in vigore della riforma per capire se gli obiettivi principali sono stati centrati, e cioé: deospedalizzazione; riduzione della spesa; creazione di reparti di eccellenza. Ad avvio del dibattito, contestando l'assessore Russo per avere adottato il decreto sui punti nascita senza aver tenuto conto degli ordini del giorno parlamentari, i deputati del Pdl, del Pid e dell'Udc hanno abbandonato l'aula. Nella parte conclusiva dei lavori a Sala d'Ercole sono rimasti una decina di parlamentari. Adesso si tornerà quindi in Commissione per approfondire e tirare le somme su questa prima fase, ma soprattutto per concordare i correttivi, anche alla luce di quanto la stessa Commissione andrà verificando. ma. cav.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/9/2012

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