La conta sul Bilancio momento di verifica

Gazzetta del Sud Mario Cavaleri Palermo Si apre una settimana che "sotto il cielo della politica" (come dice ogni sera un conduttore di tg) presenta una serie di appuntamenti importanti. Il primo è quello col Bilancio che l'Ars dovrebbe esitare entro il 29. Tra tagli e contenimento della spesa si chiude quest'anno con un miliardo in meno dell'esercizio precedente, cioè 26 miliardi. Ci sarà un fuoco incrociato nelle ultime ore per tentare di apportare qualche aggiustamento, milione in più o meno da spostare di qua o di là ma il totale non si tocca. Il voto sarà occasione di verifica politica con la "conta" dei deputati. Non dovrebbero esserci sorprese per Raffaele Lombardo che incasserà il sostegno dei finiani di Fli, del Movimento popolare siciliano (l'ex gruppo Alleati per la Sicilia presieduto da Riccardo Savona) di gran parte del Pd e ovviamente dell'Mpa. Voteranno contro Pdl, Pid, Grande Sud e pure l'Udc che, ormai in rotta frontale con gli altri partner del cosiddetto Terzo Polo, si è schierata all'opposizione. Ma sarà importante l'analisi del voto, uno per uno, perché potrebbe esserci qualche adesione in più, non solo dal gruppo Misto, o la defezione di qualche scontento, e dato il momento di acceso scontro elettorale, sarebbe un segnale eloquente. Incassato il sì, Lombardo potrebbe procedere a ruota a con il riassetto del suo governo; circolano già i nomi di probabili new entry. Il passaggio servirebbe a potenziare il ruolo dell'esecutivo nelle Amministrative. A proposito di queste ultime, il rinnovamento e l'apertura ai giovani, leit motiv di tutti i partiti, lo ha già messo in pratica Alessandro Aricò, candidato di Fli: in una delle sei liste che lo sosterranno ci sarà un giovanissimo, un ragazzo: Giuseppe Alessi, proprio come il mitico primo presidente della Regione. Non è un'omonimia, si tratta proprio del nipote, figlio del figlio Alberto, un "nipote d'arte" che sessanta anni dopo il nonno comincia il suo cursus honorum da Palazzo delle Aquile. Sul finiano Aricò oggi dovrebbe pronunciarsi l'Api di Rutelli ufficializzando il suo appoggio. Così verrà ulteriormente sancita la spaccatura di questo Terzo Polo, nato dall'alleanza Fli-Udc-Api con la partecipazione dell'Mpa, ma liquefattosi nel breve volgere di una vigilia elettorale. Alle Amministrative di maggio, infatti, a Palermo l'Udc andrà in una direzione; Fli-Mpa-Api da tutt'altra parte. E venerdì, nel congresso regionale che l'Udc terrà all'hotel Astoria, si saprà di più di quali strascichi ha provocato questa lacerazione su Palermo, città tropo importante per essere "derubricata" a fatto locale come hanno lasciato intendere i leader Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini nell'intento di non anticipare la "messa in liquidazione" del Terzo Polo in questa fase cruciale della politica nazionale. Tuttavia lo stesso Rutelli si è espresso in modo critico, proponendo un ripensamento dell'alleanza e del ruolo del nuovo soggetto politico ché, come realizzato, ha dimostrato di non funzionare. Palermo docet.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/26/2012

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