Riceviamo da Pino Portelli e pubblichiamo:
Il periodo molto critico dal punto di vista economico che stiamo attraversando manifesta tra la gente elementi di viva inquietudine , dal quale emerge la necessità di fronteggiare in prossimità delle elezioni amministrative un malcostume che fa parte di un sistema, oramai direi quasi consolidato, quello dello “ Scambio di voti per favori di vario genere “.
Il voto, che , dovrebbe essere libero e segreto, come l'art. 48 comma 2 della Costituzione sancisce diventa oggetto di scambio . Un atteggiamento questo che, se non preventivamente ostacolato rischia di impedire la libera e segreta espressione di voto abbassando pericolosamente il nostro livello di democrazia.
Il presidente dell’ufficio elettorale di sezione all’atto della presentazione del documento di identificazione e della tessera elettorale deve invitare l’elettore stesso a depositare in apposito cesto, apparecchiature elettroniche in grado di riportare all'esterno mediante registrazione video o apparecchiature fotografiche di vario genere il voto espresso, ammonendo che, chiunque violi tale divieto è passibile di denuncia alla competente autorità giudiziaria con conseguenti sanzioni detentive e pecuniarie.
Consiglio dei Ministri n. 97 del 1 aprile 2008
( Se bastasse questo saremmo già a buon punto. Purtroppo il voto di scambio è un fenomeno che rappresenta l'inesistenza della cultura e l'illusione di vivere in democrazia. P.P.)
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/3/2012
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