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Un cappotto per i fratelli Taviani ai David di Donatello 2012: a loro il riconoscimento per la miglior regia a Cesare deve morire, la statuetta per il miglior film. E poi altri tre riconoscimenti Alla fine sono cinque i premi (anche miglior produttore, montatore, fonico di presa diretta) che i fratelli del cinema italiano si portano a casa: l'Orso d'Oro di Berlino ha portato fortuna. Due anni fa avevano vinto il David alla carriera e avvertito che non si sarebbero fermati. Detto e fatto. Lo dedicano tutto ai detenuti di Rebibbia il loro successo: «E' la notizia che stavano aspettando», dice Paolo. E Vittorio si commuove: «Questo film nasce dal grande dolore di persone che hanno delle colpe e stanno pagando. E stanno cambiando. Il film va incontro a quel dolore e diventa la bellezza dell'arte». La sala reagisce con una standing ovation, con i registi «sconfitti» in prima fila: Moretti, Ozpetek, Giordana, Crialese.
( Ovviamente non possiamo che continuare a complimentarci con il liparese Carmelo Travia autore delle musiche con Giuliano Taviani. P.P.)
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/4/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
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