Capri, protesta contro il caro aliscafi

ILSECOLOXIX.IT Napoli - Dalle prime ore della mattina, gli abitanti di Capri stanno bloccando il porto dell’isola, impedendo l’attracco degli aliscafi: uno di questi, l’Altair della Snav, avendo trovato un “cordone” di barche e motoscafi che ostacolava l’accesso gli attracchi, è stato addirittura costretto a tornare indietro. Sul molo sono accorse oltre mille persone per una manifestazione di protesta contro gli aumenti decisi dalle compagnie di navigazione; per solidarietà, i negozi dell’isola sono rimasti chiusi sino alle 11. Secondo quanto spiegato dagli isolani, le compagnie di navigazione private hanno aumentato del 10% le tariffe “residuali” (le cosiddette “corse turistiche”) e del 3,3% i “servizi minimi” (cioè corse in orari principali). La protesta, organizzata principalmente dai giovani di Capri ed Anacapri e da quelli del Forum dell’Isola, è cominciata alle 7 e, secondo quanto spiegato, dovrebbe andare avanti sino alle 18: già alle 6, le campane delle chiese di Capri hanno suonato “a distesa” per dare la sveglia agli abitanti dell’isola e mettere in moto la protesta, cui partecipano anche i sindaci Ciro Lembo e Franco Cerrotta. Da Capri sono partiti di primo mattino soltanto due aliscafi, subito dopo l’imbocco del porto è stato “sigillato” con motoscafi e con un nugolo di quelle piccole barche che solitamente portano i turisti alla Grotta Azzurra. C’è stato anche qualche momento di tensione con le forze di polizia, arrivate da Napoli, ma non si sono verificati incidenti. Gli unici mezzi che non vengono bloccati sono quelli della Caremar, compagnia di navigazione regionale, i cui traghetti vengono lasciati avvicinare al porto e sono anzi salutati dai manifestanti, cui “rispondono” con le sirene. Dopo lo stop all’Altair della Snav, intorno alle 12 è stato impedito l’attracco anche a un aliscafo della AliLauro, in arrivo da Sorrento. Il commento della compagnia Questa protesta, definita «plateale», Raffaele Aiello, amministratore delegato della Snav, la racchiude in una cifra ben precisa, 20 centesimi: «Non ci si crederà, ma a Capri hanno bloccato tutto per un aumento di soli 20 centesimi sui biglietti di residenti e pendolari - ha spiegato a fine mattinata - Io capisco i disagi di pendolari e residenti, ma è bene che si sappia che sul loro biglietto, ribadisco, l’aumento è stato solo di 20 centesimi, da 5,30 a 5,50, l’equivalente di una mancia al bar, mentre l’aumento sul biglietto per i turisti è stato pari a 1,70 euro, da 17 a 18,70. Noi non prendiamo contributi dallo Stato, noi abbiamo subìto negli ultimi tempi un aumento del costo del carburante del 20% e poi l’aumento dall’1 gennaio dell’Iva del 21%». Da Aiello, anche una “frecciata” alle compagnie che, invece, ricevono contributi dallo Stato: «Se i cittadini di Capri vogliono difendere la Caremar, che prende 19 milioni di contributi all’anno, facciano pure. Sappiano bene che sulle loro unità spesso non ci sono i controlli. Se la protesta è, dunque, finalizzata a premiare e a difendere questi atteggiamenti, facciano pure. Noi la pensiamo e lavoriamo in maniera diversa».

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/27/2012

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