Riciviamo da Marco Manni e pubblichiamo:
Un evento tecnologico epocale: il passaggio dalla Tv analogica a quella digitale, da ieri anche alle Eolie.
Spero di rendere un servizio alla nostra collettività, approfondendo il tema attualissimo, che ci coglie almeno un po’ “di sorpresa”: il passaggio dalla ricezione Tv analogica a quella digitale, con particolare riguardo alla ricezione nella nostra area.
In realtà la Rai , da questo inverno, ha bussato vanamente alle porte del nostro comune, per informarci proprio su questo grande evento tecnologico ( occasione utilissima che avrebbe contenuto gli attuali disagi tecnici).
Pochi di noi sanno che le Eolie da ieri ( 5 giugno 2012) sono interessate dal cosiddetto switch-off : lo spegnimento dei canali televisivi analogici a favore del digitale terrestre (DTT). Questo spegnimento in particolare ha riguardato la RAI e il suo canale VHF 9 ed in UHF i Ch 28 e 46, trasmessi da Monte Scuro in Calabria. Direte cosa hanno a che fare le Isole Eolie con l’avvenuto distacco della trasmissione in Calabria, se per noi bisognerebbe attendere lo switch-off in Sicilia, previsto esattamente a metà giugno. Il motivo risiede nell’ubicazione geografica di alcune nostre località.
Per quanto riguarda la ricezione RAI a Lipari ed in alcune altre isole eoliane, il settore nord-orientale in genere in ogni isola, si avvale dei trasmettitori della Calabria dell’area di Cosenza (quindi non siciliani);lo switch-off della Calabria ha così già i suoi effetti nell’isola di Lipari nelle località di Acquacalda e di Canneto-sud, in certe zone di Vulcano Levante sotto cratere, a Panarea località Iditella, a Stromboli da Fico Grande a Piscità, a Salina da Capo verso Malfa: questi centri ricevevano i 3 segnali delle reti nazionali esclusivamente dai vecchi canali analogici ( 9, 28,46), ormai spenti.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente risintonizzare il proprio tv digitale o il proprio decoder DTT sui nuovi canali digitali 9, 26,30,40… per vedere comparire sul proprio schermo i nuovi Mux:
• Mux 1 (Rai 1.2.3, Rai News, Radio 1, 2,e 3)
• Mux 2 ( Rai Sport 1,2, Rai Scuola, varie radio)
• Mux 3 (Rai Gulp, Yoyo, 4, Movie, Premium)
In caso contrario sarà necessario intervenire sull’impianto d’antenna, in termini di filtraggio, canalizzazione, amplificazione, più che di orientamento delle antenne.
Cosa vuol dire analogico e digitale? Il perché dello switch-off
Com’è evidente uno dei vantaggi del digitale è che la singola frequenza che col vecchio sistema ospitava un solo canale, col DTT diffonde un intero bouquet (4- 5 canali e canali radio). Un altro evidente punto a favore sta nella qualità dell’immagine e nell’assenza di disturbi associati all’informazione audio-video. La tecnologia digitale, basata su numeri sui binari 0 e 1 ( detta anche numerica per l’appunto), consente in ricezione di ricostruire entro certi termini il segnale eventualmente corrotto, affetto cioè da disturbi atmosferici (fulmini) o cosmici (come motori, automobili, impianti industriali o di telefonia cellulare), grazie a vari codici di correzione degli errori. Infatti è più facile ricostruire solo 2 valori, cioè il valore 0 (corrispondente a “spento”) ed il valore 1 (acceso) dei segnali digitali, a differenza di un segnale analogico vecchio tipo, in quanto quest’ultimo per definizione assume nel tempo, tutti i valori compresi tra il suo valore minimo e quello massimo. Il segnale analogico infatti (compreso il segnale a radiofrequenza su portante analogica delle trasmissioni Tv e radio) è un segnale “analogo” all’originale, nel senso che segue nel tempo la grandezza dell’informazione originale, al contrario di quello digitale che è discretizzato sui valori finiti, come evidenziato sopra più gestibili elettronicamente.
Attendiamo venerdì 15 giugno, il distacco dei prossimi canali Rai trasmessi dalla Calabria meridionale, che “oscurerà” televisivamente la maggior parte delle località eoliane (settore sud-est), come Canneto, Lipari centro, Pianoconte, Santa marina, Panarea porto- Drautto, Stromboli porto.
Sarà indispensabile ricercare i nuovi canali sul proprio tv o decoder digitale, a partire dai canale 5, 26, 35. In caso contrario, come già detto per gli impianti centralizzati o comunque canalizzati, sarà necessario intervenire sull’impianto d’antenna, in termini di filtraggio, canalizzazione, amplificazione, più che di orientamento delle antenne.
Consentitemi una nota a sfavore della nuova tecnologia, basata su bouquet di canali. Se ad esempio un disturbo corrompe una frequenza, nel sistema analogico si assisteva ad un’immagine affetta da rumore, neve, barre etc.. tuttavia presente e limitata ad un programma, ad es Rai 2. Se un disturbo intacca un nuovo canale digitale, salta un intero gruppo di programmi, ad es Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News (nel caso ad es. di Mux 1).
Marco Manni
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/6/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
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