Michele Merenda
SALINA – Si è conclusa nel pomeriggio la nona edizione di “Salina Isola Slow”, manifestazione volta alla valorizzazione del concetto di isola legato ai valori della biodiversità e del turismo enogastronomico, organizzata dall’8 al 10 giugno da Slow Food Valdemone. L’evento, che si presta bene ad essere organizzato nei borghi di mare, ha fatto sì che venissero organizzate delle degustazioni pubbliche nei paesi di Lingua (frazione di S. Marina Salina) e Rinella (frazione di Leni). Nel primo caso alcuni ristoranti locali hanno offerto ai presenti alcune loro specialità, seguiti il giorno successivo da dei laboratori del gusto. Nella giornata finale, dedicata alla commemorazione di Davide Taranto, giovane imprenditore isolano morto tragicamente in un incidente d’elicottero, si è voluto porre maggiore attenzione alle antiche ricette locali, con piatti preparati da altri ristoranti e persone del posto. Parallelamente si è seguito un altro percorso, dove dei cuochi della provincia vicentina hanno preparato il baccalà in differenti modi; era presente anche un gruppo di Bolzano, che ha offerto dei “canederli” (particolari polpette), e quello della comunità marocchina isolana, grazie al quale si è potuto gustare del cous cous a base di carne e verdura. «L’isola di Salina – ha comunicato il fiduciario Rosario Gugliotta –, si identifica con la filosofia Slow Food in Sicilia, in quanto integra la vocazione marinara a quella del turismo sostenibile ed esalta attraverso i suoi prodotti d’eccellenza l’espressione più vera della biodiversità. Tutto ciò ha dato origine al “Modello Salina”, in cui le bellezze paesaggistiche, l’agricoltura sostenibile e le radicate tradizioni enogastronomiche legate alla pesca tradizionale diventano un veicolo di attrazione di un turismo attento e rispettoso dell’ambiente». Ricordiamo che quello dell’isola più verde delle Eolie fa parte di un progetto ancora più ampio chiamato “Isole Slow”, in cui è prevista la partecipazione di molte isole del Mediterraneo. Durante la tre giorni è stato possibile visitare anche cantine e cappereti.
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a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/10/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
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