Controlli alla filiera della pesca e stangate

Controlli alla filiera della pesca e stangate Comunicato Guardia costiera Milazzo Nella settimana scorsa si è svolta, sotto il diretto coordinamento della Direzione Marittima di Catania, una vasta operazione di controllo della filiera della pesca denominata “Undersize” avente ad oggetto il rispetto della normativa nazionale e comunitaria che disciplina l’utilizzo di reti da posta derivanti per la cattura di specie ittiche protette quali tonno rosso e/o pescespada o, ancora, il rispetto delle norme sull’etichettatura o sulle taglie minime catturabili. I controlli, che sono stati effettuati lungo l’intero territorio di giurisdizione compreso tra Villafranca e Castel di Tusa e l’arcipelago eoliano, hanno visto intensamente impegnati circa 30 uomini della Capitaneria di Porto di Milazzo, degli Uffici Circondariali Marittimi di Lipari e di S. Agata Militello, nonché degli altri Uffici minori, sia con le motovedette dipendenti, sia con pattuglie automontate che hanno complessivamente controllato n° 30 barche da pesca sia in mare che nei porti, e n° 90 punti vendita. Inoltre, all’interno dei porto di Milazzo il controllo è stato effettuato congiuntamente ad una pattuglia della Polizia Stradale ed è stata finalizzato ad accertare il trasporto illecito su camion frigoriferi di specie ittiche la cui cattura fosse vietata o il non corretto rispetto della c.d. “catena del freddo”. Al termine dell’operazione sono stati elevati n° 14 verbali di illecito amministrativo ed una notizia di reato. In particolare, a Barcellona e a Patti ben 4 esercizi commerciali ponevano in vendita specie ittiche senza la prevista etichettatura che consentisse di accertarne la provenienza lecita. I titolari, pertanto, sono stati sanzionati con un verbale di illecito amministrativo per violazione degli artt. 1 e 2 del D.M. 27/03/2012 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che prevede il pagamento di una sanzione pari a Euro 1166,00. Sempre a Barcellona e Giammoro sono stati sorpresi 4 venditori ambulanti che su alcuni banconi posti agli angoli della strada, ponevano in vendita del pescato, anche in questo caso senza esibire la prevista documentazione di rintracciabilità in violazione del Reg. CE n° 178/2002: nei confronti degli stessi sono stati elevati altrettanti verbali di illecito amministrativo che prevedono il pagamento di una sanzione pecuniaria pari a € 1500,00. In tutti i casi il pescato (pari a Kg 25) è stato altresì, sottoposto a sequestro amministrativo e dopo l’ispezione del veterinario, in un caso, considerato idoneo per il consumo, è stato devoluto in beneficienza, mentre negli alti casi è stato distrutto. Agli stessi ambulanti è stato, inoltre, elevato un verbale per esercitare attività di vendita in mancanza della denuncia di inizio attività (D.I.A.) in violazione del Reg. Ce 852/2004: gli stessi dovranno versare all’erario €. 3000 cadauno. Sempre a Giammoro i militari operanti hanno rinvenuto all’angolo della strada un banchetto ove alcuni venditori ambulanti, prontamente datisi alla fuga, ponevano in vendita del novellame di sarda e dei tombarelli che, sottoposti a sequestro, e giudicati non idoneo al consumo umano dopo la visita dei veterinario dell’A.S.P., sono stati distrutti: per tali fatti è stata relazionata la competente Procura della Repubblica di Barcellona P.G. Infine, nella giornata di oggi, durante un’operazione congiunta con i veterinari dell’A.S.L. sempre a Giammoro ad un venditore ambulante sono stati sequestrati 13 kg di pesce perché sprovvisto di idonea etichettatura e mancanza di dichiarazione d’inizio attività: pertanto lo stesso dovrà versare all’Erario € 3000,00. Nelle prossime settimane continuerà l’attività di verifica lungo l’intera filiera della pesca per prevenire l’ulteriore commissione di fenomeni similari a tutela della salute del consumatore.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/2/2013

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