Bufardeci su fondi Por e sistema turistico

Bufardeci su fondi Por e sistema turistico Palermo - “C’è la massima attenzione del governo regionale e del dipartimento del turismo sul problema sollevato da Federturismo. Dobbiamo fare in modo che le risorse dell’Unione Europea non vadano disperse e contribuiscano al miglioramento del sistema turistico in Sicilia”. Lo ha detto il vicepresidente e assessore al Turismo della Regione Siciliana, Titti Bufardeci, commentando la nota della Federturismo che chiede di prorogare al prossimo 30 settembre il termine entro il quale le imprese turistiche inserite nella graduatoria del dicembre 2007, ma non ancora ammesse ai finanziamenti con fondi Por misura 4.19 possono produrre la documentazione richiesta per accedere alle risorse.“Gli uffici della Regione lavoreranno per far sì che si possa definire e risolvere ogni problematica relativa alla proroga richiesta – ha aggiunto Bufardeci – e proprio questo argomento sarà oggetto di un incontro con la Federturismo che sarà convocato nei prossimi giorni. Sarà l’occasione anche per fare il punto sulle altre criticità segnalate dalla federazione”. Palermo - Un grande patto tra Stato e regioni per creare un sistema turismo ancor più competitivo nei mercati mondiali. E’ questo l’obiettivo da raggiungere per il vicepresidente della Regione siciliana e assessore al turismo Titti Bufardeci, che partecipa ai lavori della Conferenza nazionale del turismo a Riva del Garda.“Abbiamo bisogno di un grande patto tra lo Stato, le regioni, gli enti locali e gli operatori del settore – spiega Bufardeci – per arrivare a una sinergia del sistema che renda competitivo l’intero paese e ne valorizzi ogni aspetto, facendo emergere le tante peculiarità dei territori”. In particolare, secondo il vicepresidente Bufardeci, “è giunto il momento che il legislatore regionale metta ordine al settore. A breve partiremo con una fase di concertazione con le parti politiche e sociali, con la volontà di presentare in tempi brevi all’Ars una legge quadro di settore”.

, a cura di Peppe Paino