Il brigante-poeta

Il brigante-poeta Giovanni Rosa Il brigante /poeta. Il calabrese Giuseppe Musolino nell'immaginario collettivo venne definito il “brigante buono, il vendicatore implacabile dei torti subiti da lui e dalla sua famiglia. A Santo Stefano d'Aspromonte , di carattere orgoglioso e indipendente si scontrò con la locale consorteria e rifiutandosi di far parte dei picciotti di don Vincenzo Zoccoli , venne accoltellato e fatto arrestare attraverso una artefatta congiura , dopo l'evasione dal carcere e il tentato omicidio dello Zoccoli e cruenti scontri con le forze dell'ordine, condannato al carcere a vita. Nella lunga carcerazione scrisse poesie ed ebbe numerosi ammiratori tra cui la Marchesa Bastogi e la Duchessa Gindri. Il poeta Giovanni Pascoli fu il più umano dei suoi estimatori e sulla sua cattura nei monti di Romagna scrisse una ode poco conosciuta. Attraverso una intensa lirica poetica il Pascoli riconosce al “brigante buono” il titolo di vendicatore del gravissimo torto subito attraverso la impunità dell'assassino del padre. L'esperienza di una giustizia “ingiusta” farà parte di episodi della vita del Pascoli che sceso nelle piazze ad urlare la sua rabbia repressa verrà arrestato e rinchiuso nelle carceri di Bologna per oltraggio alla forza pubblica. Definito il “poeta di un perenne pianto infantile” nel 1897 fu ordinario di Letteratura latina all'Università di Messina. In cui rimase fino al 1903. Nel monastero ove coi morti frati dormono gravi salmodie sepolte, curvo passò tra uno squillar d'armati. Intorno al lombi le catene avvolte, come serpi di ferro;era per quelle tratto a mano: le mani erano molte. Eran parete agli occhi del ribelle umane terga.Era decreto umano che ormai la notte fosse senza stelle per lui, che azzurro fosse il cielo invano per lui, che a lui di tutto ciò che luce sol giungesse il baglior dell'uragano. Quando tra tutti i neri omeri truce vide levando gli occhi e non la fronte ciò che vietato gli era ormai : la luce! E vide i monti: non i suoi: te monte Nerone, te Gibbo del Catria. O torre d'Asdrubale! O lontano Ermo di fonte Avellana! O fragor d'acqua che scorre buia, e che gemeva ai piedi d'un errante piccolo e solo, mentre per forre silenziose, sotto rupi infrante, lungo gli abissi saliva ai mont, a dare pace, oppure l'oblio della notte eterna. (spunti tratti da “ Il Convivio . Il Poeta e il Brigante di Domenico De Felice) Giunto alla venerabile età di 74 anni, sono stato privato della mia dignità in seguito ad una sottile e anonima congiura tra esponenti di potere!!! Ogni giorno, al passaggio davanti al luogo ove la giustizia mi ha colpito, elevo “GLI OCCHI E NON LA FRONTE” al monte Saraceno e riprendo sereno il mio socratico e armonico moto esistenziale. Giovanni Rosa

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/16/2012

Condividi questo articolo

 


Potrebbero interessarti...



Vetrina immobiliare

Rustico Vitusa Quattropani Lipari
Casa Chiesa Vecchia Quattropani Casa Chiesa Vecchia Quattropani
295.000
Appartamento vista mare Portinente Lipari Appartamento vista mare Portinente Lipari
320.000
Rustico panoramico Lipari Rustico panoramico Lipari
240.000
Villa indipendente Pianoconte Villa indipendente Pianoconte
350.000

Notizie e interviste dalla Capitale

dalla nostra Daniela Bruzzone

Le ricette

Agghiotta di pesce spada

Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!

Eolie Islands

Instagram #vulcanoconsult