Riceviamo da Daniele Corrieri e pubblichiamo:
Caro Direttore,
con gioia e riflessione ho seguito l'intervista del nostro Sindaco nel corso della quale ha dato, in un certo qual modo, risposta a tutte le polemiche che ci trasciniamo da oltre due mesi. Di certo dopo le parole bisogna passare ai fatti, considerando che i problemi sono tanti e non da poco. Già tra due giorni si farà luce sul caso del presunto consigliere incompatibile oppure dell’ineleggibile (sono due cose diverse); nel frattempo si fa quadratura sui conti con i debiti fuori bilancio dimenticati dalla vecchia amministrazione, pertanto sapremo tra dare e avere come siamo combinati, salvo ulteriori sorprese.
L’unico mio rammarico in questi mesi è l’assenza dei consiglieri di minoranza; sembrerebbe che nessuno abbia loro comunicato che sono stati eletti e che gli stessi siano in vacanza permanente, vale anche per quelli di maggioranza.
Probabilmente nei vari interventi sul suo giornale e altri media sarò stato tacciato per un qualcuno che l’avesse con l’attuale Sindaco e relativa amministrazione. Posso assicurare a Lei, ai suoi lettori e a tutta l’amministrazione che nè sono pilotato nè faccio politica, tantomeno voglio rompere le uova nel panier; di certo, a oggi, di ciò che riportavo da semplice cittadino, che comunque era noto a tutti, si parla, si discute e si cerca di risolverlo. Questo non vuol dire che me ne vanti, magari sono un attento cittadino che segnala qualcosa e dice la sua opinione evitando di offendere, denigrare o sottovalutare l'amministrazione.
Per mia personale esperienza di vita , riterrei opportuno che l’amministrazione non colpevole del presente ma responsabile del futuro, fosse più comunicativa con la cittadinanza e che la stessa decida e che comunque faccia partecipe le forze imprenditoriali e sociali dell’isola sui problemi attuali che non sono barzecole!
Troverei questo modo un sistema politico innovativo, fermo restando che l’amministrazione ascolta i consigli di tutti ma che inderogabilmente l’amministrazione decide. Ci mancherebbe!
Quando una Famiglia è in crisi, quando la stessa ha problemi da risolvere non deve litigare a oltranza; in questo caso la famiglia andrebbe allo sfascio. La famiglia deve dialogare, limare, agire, risolvere. Suggerisco un piano di risanamento e di sviluppo fatto dall’Amministrazione e confrontarlo con le parti sociali.
Facendo cosi, si raccoglierebbero idee e si lavorerebbe con trasparenza. Non facendolo sarà sempre un tira e molla.
Un ultima cosa, da eoliano le chiedo alle prossime interviste, se si può sapere, chi organizza la Festa del Patrono, quale programma e quali budget e relativa provenienza.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/18/2012
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