Lipari- Non luogo a procedere al Tribunale di Barcellona per i fratelli tassisti Francesco e Maurizio Corrieri di Lipari. Tutti i reati a loro carico, sei capi d'imputazione, tra i quali estorsione e tentata estorsione, nonostante le pesanti richieste di condanna da parte del pm, dopo quattro ore di arringa del difensore, avv. Emanuele Carnevale, sono stati dichiarati estinti per avvenuta prescrizione. I fatti, accaduti alla fine degli anni 90 riguardano più o meno direttamente la concorrenza tra tassisti, all'epoca, prima del trasferimento degli aliscafi Sottomonastero, tutti dislocati nella zona di Marina Corta. Il 24 luglio del 1991 Francesco Corrieri alla guida di un'autobotte di sua proprietà investì a Porto Pignataro il taxi di Marilena Faranda e per il reato di estorsione avendo causato anche lesioni personali alla Faranda, all'interno del taxi completamente distrutto, veniva tradotto alle cerceri di Gazzi. Lo stesso Corrieri veniva interrogato dal gip Salvo alla quale veniva prodotta dal responsabile dell'incidente una fattura della ditta Mondello attestante la riparazione dei freni non funzionanti dell'autobotte. Ciò nonostante, Corrieri restava in carcere per essere rimesso in libertà successivamente dal Riesame. Il 13 settembre 1991, sempre Francesco Corrieri a seguito di un alterco con Bartolo Villini a Marina Corta veniva nuovamente arrestato . Corrieri, inoltre, veniva rinviato a giudizio dal gip dott. Zappalà insieme al fratello Maurizio per tentata estorsione sempre nei confronti di Bartolo Villini. Il Tribunale di Barcellona all'udienza dello scorso 20 giugno poichè Francesco Corrieri era imputato anche di minaccia, daneggiamento e concorrenza sleale nei confronti dei colleghi Marilena Faranda, Isabella Villini, Maria Cafarella, Natale De Salvo, Gaetano Casamento e Luigi Paino, dichiarava quindi di non doversi procedere anche nei confronti del fratello Maurizio per avvenuta prescrizione dei reati a loro ascritti. Avvenuta prescrizione che ha automaticamente qualificato in maniera diversa i reati di estorsione di cui al capo A nei confronti di Marilena Faranda e tentata estorsione nei confronti di Bartolo Villini. Nella stessa udienza é stato anche stabilito il non doversi procedere nei confronti di Francesco Corrieri per minacce e lesioni.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/27/2008
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