Fondi Ue, in arrivo 1,6 mld per la Sicilia

E’ partita la terza e ultima fase della riprogrammazione dei fondi strutturali europei 2007-2013 non ancora utilizzati. La manovra, con la regia del ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca, reimmette nel mercato degli investimenti 5,7 miliardi di euro che altrimenti sarebbero stati restituti a Bruxelles. Il ministro, in conferenza stampa, ha ufficializzato, alla presenza dell’assessore regionale all’Economia Luca Bianchi, l’accordo di giovedì scorso col presidente della Regione Rosario Crocetta che assegna all’Isola 1,6 miliardi. Tre i pilastri della manovra: il contrasto degli effetti della crisi con nove misure anticicliche a supporto dell’occupazione, dei lavoratori in difficoltà, delle imprese e dell’inclusione sociale delle famiglie; la proroga di grandi progetti che le Regioni non sono riuscite a realizzare nei tempi previsti; il finanziamento di nuove azioni. Il ministro Barca ha evidenziato i 252 milioni per rilanciare zone colpite da crisi industriali, concentrate soprattutto in Sicilia e Sardegna. Da parte sua, l’assessore Bianchi, nel sottolineare l’apprezzamento espresso dal ministro «per lo sforzo compiuto dalla Sicilia nelle ultime settimane, che ha consentito alla Regione di partecipare alla terza fase del Piano di azione per la Coesione», ha spiegato che del budget assegnato all’Isola, 600 milioni riguarderanno interventi avviati in precedenza e messi «in salvaguardia» per evitare che i fondi si perdessero, e un miliardo di euro serviranno ad emergenze sociali e a nuove azioni di sviluppo. Il piano per la Sicilia assegna 100 milioni all’«agenda digitale» e all’informatizzazione della sanità; 110 milioni all’edilizia scolastica; 150 milioni alle Zone franche urbane nelle quali potranno insediarsi artigiani e piccole imprese con sgravio quinquennale di imposte e contributi previdenziali e il coinvolgimento stimato di 230 mila soggetti; 200 milioni ad infrastrutture; e ancora, l’incremento della dotazione per la Social card, il credito d’imposta regionale per investimenti e assunzioni; gli aiuti in regime «de minimis» per le zone colpite da calamità naturali. Bianchi confida anche di convincere la Commissione europea in ordine alla sospensione dei pagamenti decisa a causa di criticità emerse durante i controlli sull’utilizzo delle risorse Ue in Sicilia. ( a.marsala.it)

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/17/2012

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