Miuccio: per le Eolie ora una ventata di coraggio

Miuccio: per le Eolie ora una ventata di coraggio Avviso ai naviganti di Marco Miuccio Una buona fine ed uno splendido inizio!!! Questo era l'augurio che preferivo nei capodanni triestini vissuti per tanti anni, a temperature certamente diverse da quelle che questa fine anno ci sta regalando. Temperature che sono destinate a scendere... ma non da subito! Dopo un colpo di coda altalenante tra il Libeccio e la Tramontana, che ha creato non pochi problemi alla navigazione dei mezzi veloci, rimane stazionaria sull'arcipelago eoliano, come su tutto il Sud della nostra Nazione, una "zona franca", libera da ogni tipologia di perturbazione violenta, da qualsivoglia fronte di vento impetuoso... Insomma... per quest'anno il Capodanno ci va di stra-lusso!!! E dichiariamo, senza paura di errore o smentita, che fino a tutto il giorno 01 vedremo una bava di venticciuolo da Ponente che produrrà il solito effetto Friccicariello che tanto ci piace. Sin dal mattino del 02 il vento girerà da Mezzogiorno con tendenza a Levante, ma con intensità che non supereranno i 15 nodi, assolutamente non inficianti per i collegamenti marittimi, che saranno "sicuramente" garantiti almeno sino all'Epifania; la direzione del vento che aiuterà la Befana a riempire di carbone le calze degli Eoliani non è ancora ben definita, ma come al solito, i venti dominanti da Ovest prederanno il sopravvento! Quindi, finalmente, dopo anni di aerei e treni persi per il rientro a casa, quei quattro turisti sparuti che sono giunti alle Eolie, non devono temere di restare bloccati, perdendo le varie coincidenze per tornare a casa. E lo stesso non devono temere gli eoliani che sono rentrati in terra natìa per le feste, per trascorrerle serenamente in famiglia, per poi rientrare all'Università o al lavoro! Già... al lavoro!!! Il motivo che ha spinto tanti Eoliani a lasciare la loro terra per cercar fortuna altrove, con predilezione per la lontana Australia. E non parlo dell'esodo dell'inizio del secolo scorso. Parlo di quello che sta succedendo nuovamente nell'arcipelago. Sembra, a sentir le chiacchere in giro, che ci sia un nuovo esodo verso la vergine terra Australiana, che ha accolto tanti eoliani in passato e che ne accoglie anche oggi; di quelli giovani, che si sono stancati di aspettare che si risolvano i problemi nazionali, in un'isola dove l'eco degli stessi arriva molto più leggera (eco è femminile), ma dove si vivono i disagi relativi alla totale assenza di investimenti ed incentivazione delle idee nuove e semplici da sviluppare. I giovani che se ne vanno, spinti dalle opportunità di un nuovo continente, reali e concrete, impoveriscono una comunità che alza irrimediabilmente la sua età produttiva media, inaridendo le potenzialità di un terreno che, se adeguatamente lavorato e preparato ad una coltura ciclica ed alternativa, potrebbe produrre frutti di inestimabile valore. Quando non si hanno fondi per creare qualcosa di nuovo, dove nemmeno serve farlo, si punta a valorizzare ciò che si ha. Un'arcipelago ricco di vecchi sentieri, in un reticolo infinito di opportunità, collegati sapientemente da mani e forze antiche, che li hanno disegnati per unire e non per dividere i luoghi di vita dell'isola, potenzialmente da soli, potrebbero essere opportunità di lavoro nella loro valorizzazione, ricostituzione e pulizia, ed attrattiva turistica e fonte di guadagno per le centinaia di turisti "Walkers" e degli amanti del Trekking nazionali ed esteri. E con i percorsi nella natura unire i percorsi enogastronomici, le settimane a tema, a seconda della stagionalità degli ortaggi o del pescato, in un'ottica di valorizzazione del chilometro e del miglio zero, facendo e creando imprenditorialità senza troppi voli pindarici, senza grossi interessi, in maniera "consorziale", a misura d'uomo e di Isola!!! Lo sviluppo della risorsa principale di questo arcipelago passa per un ridimensionamento dell'offerta turistica a misura d'uomo, con aumento della qualità dei servizi offerti, al grido di "pochi ma buoni", non di "tutto e malissimo"!!! Se si continuerà a credere che farsi la guerra per un tozzo di pane secco da dividere scannandosi, sia meglio di unirsi in consorzi e/o cooperative, fruendo di sgravi fiscali e vantaggi di carattere "Europeo", l'offerta turistica secondaria rispetto ai grandi Alberghi, a causa della pessima qualità del servizio offerto dalle cosiddette attività accessorie, è destinata a morire. Vedere un giovane che parte per mancanza di opportunità è la sconfitta della classe dirigente eoliana, troppo attenta, negli anni passati, a progetti ed investimenti che garantissero gli interessi di una oligarchia, senza pensare all'interesse del territorio e della sua comunità. Negli anni passati... Si... E adesso?!? Si punterà a progetti per lo sviluppo del territorio in maniera ecosostenibile, seguendo un trend mondiale, con opportunità per la comunità locale e sfruttamento della risorsa uomo, o preferiremo, anche nel nuovo anno, parlare molto poco di ciò che si farà o si ha intenzione di fare, tanto il gregge sta buono lì e non rompe... del resto che glielo spieghiamo a fare visto che non hanno voce in capitolo?!? Cosa fare? Dove puntare l'obiettivo? Da dove iniziare? Chi siamo, Dove andiamo, ma soprattutto Quando facciamo a questo mondo?!? La risposta è dentro di te, solamente che è sbagliata! (Quelo - Corrado Guzzanti) Che il nuovo anno porti saggezza e coraggio a chi guida il nostro paese... Lipari intendo!!!

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/30/2012

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