La recensione di Luigi Barrica per Repubblica sul libro di Vito Faenza "L'isola dei fiori di cappero" . Il volume sarà presentato nel corso dei pomeriggi culturali estivi del Centro studi. E' stato concepito dall'autore mentre si trovava in villeggiatura a Lipari. Una storia- scrive "Il Conte"- in bilico tra speranza e realtà; tra cronaca nera e sceneggiatura "nevrotica" alla Agatha Christie che inchioda il lettore dalla prima alla ultima riga. Una ragazza di 13 anni , Anna, nata a cresciuta in un territorio camorrista viene rapita da un delinquente " dal bavero alto" che le impone alcune regole di vita delinquenziale. La ragazzina riesce a ribellarsi e dopo vicissitudini, che rievocano episodi realmente accaduti soprattutto nel napoletano, riesce a sfuggire e a sposare un uomo la cui idendità la lasciamo scoprire al lettore. Il cappero , come la protagonista del romanzo- scrive ancora Barrica- nasce in un contesto "arido" per poi sbocciare un fiore straordinario da mettere in mostra sui davanzali".
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/10/2013
dalla nostra Daniela Bruzzone
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