Lipari- Dopo tante battaglie, all'insegna anche del buon senso, il vicepresidente del consiglio comunale Giulio China propone al Sindaco di conferire la cittadinanza onoraria al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. " Ha trascorso sempre
le vacanze estive nell'isola di Stromboli, essendo stato attratto dalle sue bellezze paesaggistiche e dalla genuinità degli abitanti per i quali ha avuto sempre grande attenzione". Comprensibile la proposta di China. Ma non si sa, se praticabile. La sua volontà, e quella del resto degli eoliani, cozzerebbe, con delle disposizioni giuridico - amministrative secondo le quali , "...il Capo dello stato, contestualmente alla sua elezione , diventa di fatto civitas- primas di ogni comune nazionale". Come dire, insomma, che
Giorgio Napolitano ricopre già l'onorificenza di nobile cittadino anche della città eoliana in virtù della sua carica super partes. Lo stesso Napolitano, tra l'altro, è già cittadino onorario di un altro comune, Giffoni Valle Piana. Ma il conferimento risale al maggio
2005, cioè ad un anno prima della sua elezione a Presidente della Repubblica avvenuta esattamente il 10 maggio 2006. Si vedrà. Nella "sua" Stromboli c'è comunque voglia di vederlo dopo un'estate di assenza, per ovvi motivi , e magari di scambiare le solite quattro chiacchere, sul futuro dell'isola, nella piazza di San Vincenzo. Di certo Presidente e signora farebbero volentieri a meno di vedere quei caciaroni dei vip, come ad esempio Dolce e Gabbana. Del resto è stato proprio Stefano Gabbana a rivelare nel corso di una intervista a " Le invasioni barbariche" di Daria Bignardi, su La 7, un vero e proprio litigio avvenuto in un caldo pomeriggio estivo con lady Napolitano. " Eravamo in quindici- dichiarò lo stilista- e si ascoltava un pò di musica quando esce da una finestra una signora anziana e scompigliata dicendo che eravamo delinquenti, disgraziati e farabutti". La signora Clio, tra l'altro, secondo Stefano Gabbana apostrofò l'ospite Naomi Campbell con un'epiteto che non è il caso di ricordare.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/9/2007
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