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L’intensa fase di maltempo che a metà settimana, fra mercoledì e giovedì coinvolgerà buona parte delle regioni centro-meridionali dell’Italia, sarà caratterizzata anche dall’avvento di una accesa ventilazione, a carattere ciclonico, che abbraccerà un po’ tutti i bacini dell’Italia meridionale, fra mar Tirreno, i Canali attorno le isole maggiori, parte dell’Adriatico meridionale e lo Ionio. Su questi mari i venti, piuttosto sostenuti, a tratti anche intensi, potranno oltrepassare la soglia d’attenzione, determinando anche un considerevole moto ondoso che metterà in difficoltà i collegamenti marittimi con le isole minori. Ciò si concretizzerà soprattutto nella giornata di giovedì, allorquando la profonda ciclogenesi che si sarà approfondita sul basso Tirreno, presentando dei valori sotto i 998-996 hpa (di tutto rispetto), tenderà ad allontanarsi verso nord-est, richiamando al suo seguito intense correnti da Ovest e O-NO, che dopo aver attraversato il mar di Corsica, mar di Sardegna e Canale di Sardegna si saranno estese al medio-basso Tirreno e al Canale di Sicilia, con venti intensi di ponente e maestrale. In tal caso il basso Tirreno si potrà presentare addirittura agitato a largo, con onde di “mare vivo” alte anche più di 2.5 metri, in grado di determinare dei disagi nei collegamenti marittimi con Ustica o le Eolie.
 
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L’intensa fase di maltempo che a metà settimana, fra mercoledì e giovedì coinvolgerà buona parte delle regioni centro-meridionali dell’Italia, sarà caratterizzata anche dall’avvento di una accesa ventilazione, a carattere ciclonico, che abbraccerà un po’ tutti i bacini dell’Italia meridionale, fra mar Tirreno, i Canali attorno le isole maggiori, parte dell’Adriatico meridionale e lo Ionio. Su questi mari i venti, piuttosto sostenuti, a tratti anche intensi, potranno oltrepassare la soglia d’attenzione, determinando anche un considerevole moto ondoso che metterà in difficoltà i collegamenti marittimi con le isole minori. Ciò si concretizzerà soprattutto nella giornata di giovedì, allorquando la profonda ciclogenesi che si sarà approfondita sul basso Tirreno, presentando dei valori sotto i 998-996 hpa (di tutto rispetto), tenderà ad allontanarsi verso nord-est, richiamando al suo seguito intense correnti da Ovest e O-NO, che dopo aver attraversato il mar di Corsica, mar di Sardegna e Canale di Sardegna si saranno estese al medio-basso Tirreno e al Canale di Sicilia, con venti intensi di ponente e maestrale. In tal caso il basso Tirreno si potrà presentare addirittura agitato a largo, con onde di “mare vivo” alte anche più di 2.5 metri, in grado di determinare dei disagi nei collegamenti marittimi con Ustica o le Eolie.
        
 
        a cura di Peppe Paino
        
Data notizia: 5/20/2013
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