Salina, tartarughe in mare un anno dopo

Salina, tartarughe in mare un anno dopo Michele Merenda SALINA – L’isola di Salina ha salutato oggi il vero e proprio ritorno alla vita di due tartarughe marine, scampate miracolosamente a morte certa lo scorso anno e adesso restituite al mare. Rispettivamente a giugno ed ottobre 2012, infatti, dei pescatori hanno salvato due esemplari di tartaruga “Caretta caretta”. Quella trovata nelle acque del comune di Malfa (40 cm di carapace per 9 kg di peso) presentava un amo nell’esofago, mentre l’esemplare ritrovato vicino S. Marina Salina (decisamente più grande, peso 29 kg con un carapace di 60 cm) denotava delle chiare difficoltà respiratorie e l’impossibilità di scendere sott’acqua a causa di una busta di plastica ingerita. Quest’ultimo è uno dei problemi più grossi per le tartarughe di mare, le quali scambiano i sacchetti per meduse (loro alimento naturale) e li inghiottono fino ad arrivare molto spesso ad un tedioso decesso. Entrambi gli animali erano stati portati alla Capitaneria di Porto ubicata a S. Marina; avvalendosi della competenza della dott.ssa Renata Mangano e del dott. Antonio Celona, dopo i primi soccorsi si è deciso di trasferire i due esemplari alla stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, cioè una delle massime eccellenze nel settore per il Meridione italiano. Trascorso un anno di cura e di riabilitazione, le tartarughe sono state targate con targhette metalliche contenenti dei codici alfanumerici contenenti la loro intera storia e quindi riportate nelle acque del cuore delle Eolie. Prima a S. Marina Salina e poi a Malfa si sono radunate tante persone, soprattutto ragazzi giovanissimi. In entrambe le occasioni, oltre ai due sindaci Massimo Lo Schiavo e Salvatore Longhitano, erano presenti gli esponenti della Capitaneria di Porto ed i biologi volontari dell’associazione “Delphis Aelian Dolphin Center”. I ragazzi della Pro-loco di Malfa (altra associazione no-profit) hanno spinto molto affinché l’evento fosse noto alla popolazione ed hanno distribuito dei volantini informativi a scuola, proprio per sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni. «Il fatto che oggi, in entrambe le occasioni, ci fossero così tanti giovani – ci ha detto il dott. Giovanni Dell’Acqua, dirigente della ripartizione faunistica, venatoria ed ambientale di Messina – non può far altro che riempirci di gioia. È un bene che ci si renda conto della grande importanza di questi momenti, perché le “Caretta caretta” sono ormai nella lista rossa, cioè sono ritenute a rischio di estinzione. Le isole Eolie sono un punto di passaggio verso i siti di nidificazione e l’auspicio sarebbe quello di poter istituire un centro di primo soccorso per tartarughe marine proprio qui a Salina. Un presidio permanente per quelle che sono le “sette perle” del Mediterraneo – ha continuato il dott. Dell’Acqua –, grazie al quale verrebbero meno tanti problemi logistici e se le cure dovessero andare da una settimana a qualche mese, si potrebbe benissimo agire in loco. Tutto questo, ovviamente, dovrà essere sempre rapportato alla gravità dell’intervento». (nella foto: una delle tartarughe al momento di essere messa in acqua)

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/1/2013

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