Da "Voi chiedete , l'Amministrazione risponde" a cura di Michele Giacomantonio, portavoce del sindaco di Lipari.
Antonio Marra sulla stradella convicinale Canneto Dentro- Pirrera. Che fine farà con la costruzione del depuratore?
di Antonio Marra
Gentile Sign.Giacomantonio, rivolgo a lei l’ attenzione alla problematica del nuovo impianto di depuratore e sua collocazione per chiederle Il suo punto di vista sia come persona che si e’ distinta nella vita politico-sociale di Lipari e delle Isole Eolie che come incaricato dell’ attuale amministrazione ai rapporti con le domande ad essa rivolte dai cittadini , residenti e frequentatori dell’ arcipelago.
Ho segnalato piu’ volte la presenza della strada convicinale Canneto Dentro sia all’ Ufficio Tecnico di Lipari che nel ricorso al Tar Lazio sostenuto per evitare l’ impianto di Depurazione in questa area di Canneto dentro ed in riferimento alla stradella perche’ questa viene totalmente sommersa e cancellata dalla scelta del sito che si propone all’ insediamento del nuovo impianto di Depurazione. Tengo a precisare che la motivazione era riferita alla vita della stradella stessa e che nelle progettazioni dell’ impianto e suo collocamento sull’ area non si vede nessuna presa in considerazione di modifica o spostamento della strada Convicinale Canneto Dentro per il lungo tratto interessato dalla progettazione dell’ impianto.
E’ vero che la stradella e’ in stato di disuso e che per questo motivo anche io che ho diritto di accesso catastale da questa stradella, larga in alcuni punti anche piu’ di due metri, non posso beneficiare della stessa perche’ inselvatichita e resa inaccessibile dalla vegetazione. E’ altrettanto vero che se presento una qualsiasi progettazione sulla mia proprieta’ mi viene detto di distanziarmi 10 mt dalla stradella. Essa esiste regolarmente nelle mappe catastali del Fg 66 ed 85 del Comune di Lipari ed e’ una stradella convicinale antica di importante comunicazione collegando Canneto ,attraverso la valle di Canneto Dentro, con Collo, Pirrera dove si diparte verso il monte Sant'Angelo o in altra direzione verso Lami. Questa stradella consentirebbe alla mia proprieta’ di collegarsi anche a piedi verso la baia di Unci a circa 800/1000 mt.
Qualche anno addietro mi sono recato all’ ufficio Tecnico di Lipari per chiedere se era possibile avere una manutenzione o se il Comune di Lipari avesse i fondi necessari per farlo , chiedevo di farlo io a mie spese se possibile ,magari usando una piccola ruspetta o scavatore di tipo leggero,1,20cm largo di pattini. Mi e’ stato risposto che previa richiesta e concessione al massimo avrei potuto operare con mezzi manuali o con decespugliatore e motosega come unici mezzi meccanici, assolutamente no con ruspette o scavatori. Che queste erano strade di valore particolare storico rurali e che operare con mezzi meccanici avrebbe creato dei danni irreparabili. Essendo troppo costoso per me in quel momento operare a mano alla manutenzione della stradella convicinale Canneto Dentro per il tratto che mi interessava ho dovuto rinunciare e rimandare a momento piu’ propizio.
Venendo a lei ,Sign. Giacomantonio ,ed al dunque della mia domanda se e’ di suo interessamento e competenza rispondere, le chiedo di prendere atto di quanto informo e di quanto chiedo a questo Comune sul da farsi per salvaguardare la stradella convicinale Canneto Dentro in maniera che questa non scompaia dove si voglia ed esista dove non interessa.
Rispondo
Gentile sig. Marra, purtroppo quello che posso fare é segnalare la sua nota al Sindaco e sul sito del Comune. Il problema che lei pone è di un certo rilievo: che fine farà questa stradella che era considerata così preziosa dai tecnici comunali che per renderla praticabile non si potevano usare ruspette e scavatori e bisognava procedere con mezzi manuali e tutt’al più con una motosega? Abbiamo corso il rischio ( che non è detto sia del tutto scongiurato) di trovarci due vasche di scolmo su due siti sensibili come la spiaggia di Unci e lo sbarco degli aliscafi di Sottomonastero; ho paura che non si abbia la sensibilità di rispettare una stradella di importanza storica e culturale.
Mi viene alla mente una locuzione latina che dice: “Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini” che, tradotta letteralmente, significa «quello che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini!». E mai mi parve più appropriata. Lei sa bene che cosa io pensi di questo progetto. Ho provato a parlarne seriamente ed ho toccato la suscettibilità del Commissario che subito ha reagito appellandosi alla legge sulla stampa anche se non ce n’era bisogno perché su questa triste vicenda, che temo peserà ancora per anni sulle spalle dei liparesi, tutti vogliamo che si faccia chiarezza. E ci si spieghi perché visto che è pericoloso fare un depuratore in galleria a Pignataro non lo è permettere che sia attiva una galleria molto trafficata che è collocata a pochi metri da dove era previsto il depuratore, e perché è stato permesso che si ricostruisse una capitaneria di porto, e perché si permette che nello spazio di mare prospicente attracchino barche e gommoni.
Ma forse per parlare della vicenda del depuratore non ci vuole un giornalista o un tecnico ma un personaggio come Pasquino che divenne la più famosa statua “parlante” di Roma ed attraverso le “pasquinate” il popolo romano sfogava il proprio disappunto denunciando ingiustizie e prepotenze sia della curia romana sia delle famiglie patrizie. E così, grazie a Pasquino, si poteva criticare papa Urbano VIII che era un Barberini e gli si rimproveravano molte decisioni sbagliate e scempi tali che arrecarono alla città danni maggiori di quelli causati dalle invasioni barbariche.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/1/2013
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