da blogsicilia.it
di Manlio Viola
Una mozione di censura nei confronti del Presidente della Regione Rosario Crocetta accusato di immobilismo e per la mancata spesa dei fondi europeai da parte degli assessorati regionali “che rischiano di perdere anche l’ultima chance nel mancato impegno degli ultimi 600 milioni di euro da impiegare entro dicembre”. A lanciarla i parlamentari di opposizione Gino Ioppolo (Lista Musumeci), Toto Cordaro (CP), Vincenzo Figuccia (Pds), Nino D’Asero e Santi Formica (Pdl). Fin qui nulla di strano,. se non fosse che appena lanciata già l’idea accomuna pezzi della maggioranza.
“Se servisse a fare di più per la Sicilia, non avrei problemi a firmarla, a prescindere da chi sono gli altri partiti o deputati che la sostengono. Se un atto è proposto nell’interesse dei siciliani, ben venga”. ha subito tenuto a far sapere Fabrizio Ferrandelli, parlamentare regionale del Partito Democratico, esponente renziano in assemblea regionale.
Un pezzo della maggioranza, dunque, che prende la palla al balzo per andare “con le dita negli occhi” al Presidente della Regione. Come se non bastasse possibilisti appaiono anche i grillini per bocca del portavoce Giancarlo Cancelleri.
“Prima di annunciare la mia firma intendo leggerla e capire come sarà strutturata. Ma le critiche del centrodestra nei confronti del governo mi sembrano condivisibili: la spesa lentissima dei fondi comunitari è un dato oggettivo”.
“Il governo deve smetterla con questo atteggiamento autoreferenziale – continua Cancelleri che rincara la dose – noi non siamo ratificatori di leggi che il governo ci propone, e possiamo limitarci a dire si o no. come esempio basti quello diq uesti giorni sulla norma di legge per la ri pubblicizzazione dell’acqua. C’era un ddl di iniziativa popolare e la giunta lo ha voluto scavalcare con un proprio testo, non mi sembra rispettoso della volontà dei cittadini”.
Messi insieme, i deputati dei gruppi che potrebbero firmare la mozione raggiungerebbe quota 42, su 90 dunque molto vicini alla maggioranza e con buone possibilità di approvazione. basterebbe qualche assenza fisiologica.
Ma anche in caso di approvazione, non ci sarebbero conseguenze dirette per il governo. La censura, è solo un atto politico, perché possa avere delle conseguenze dovrebbe trasformarsi in una mozione di sfiducia ma questa causerebbe lo scioglimento dell’ars.
Ma mentre la polemica rischia di esplodere Ferrandelli aggiusta il tiro da politico consumato usando il bastone e la carota:“Voglio aspettare di leggere la mozione, che mi auguro nasca con uno spirito propositivo, ‘per i siciliani’ e non ‘contro qualcuno’ – dice – ma è evidente che si può e si deve fare di più per la nostra isola. Non è un segreto: non sono soddisfatto della gestione amministrativa della Regione e sostengo la necessità di dar vita ad un governo politico, in grado di essere presente rispetto all’urgenza dei problemi da affrontare. Se una mozione può essere utile in questo senso, la firmerò”.
D’altronde Ferrandelli non sembra intenzionato a ritirare la mano dopo aver lanciato la pietra. appena qualche minuto prima, l’esponente renziano, infatti, era intervenuto sulla crisi dei teatri con toni non meno duri dando, sulla vicenda, al presidente della Regione semplicemente l’epiteto di “bella addormentata nel bosco”.
In serata i vertici del Pd sono costretti a ribadire il sostegno al governo della Regione. “Le accuse del Pdl al Presidente Crocetta sono ridicole, paradossali e prive di fondamento – dicono in una nota il segretario regionale del Partito, Giuseppe Lupo ed il presidente del gruppo parlamentare, Baldo Gucciardi – Il Presidente Crocetta, in pochi mesi di governo – continuano – ha avviato un lavoro straordinario di moralizzazione, risanamento e sviluppo, accelerando l’utilizzo delle risorse comunitarie. Il Pd – concludono Lupo e Gucciardi – sostiene l’azione del Presidente Crocetta con la lealtà e la determinazione dovuta ai cittadini che lo hanno eletto e con la certezza che ciò corrisponde al bene della Sicilia”.
Intanto la conferenza dei capigruppo ha definito il programma dei lavori parlamentari per la sessione in corso. Come previsto oggi si incardina il disegno di legge di riforma elettorale che dovrà cancellare illistino. Entro lunedì a mezzogiorno si potranno presentare gli emendamenti. Martedì si passa al disegno di legge grillino sull’albergo diffuso, per tornare solo dopo alla legge elettorale. In discussione oggi anche una lunga serie di mozioni ed interpellanze fra le quali anche il pagamento differenziato delle somme dovute per costi del personale e spese di gestione agli enti di attività formative e sportelli multifunzionali convenzionati con la Regione siciliana, la revoca del decreto del Presidente della Regione sull’aumento dei canoni demaniali.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/3/2013
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