Lipari- Tempo di tagli e di forte contrazione della spesa sanitaria. Ma la sanità nelle isole minori non si può affrontare solo con i numeri. Di fronte alle necessità evidenziate dai disagi esistenti provocati dall'insularità, a livello politico non si può continuare a mettere la testa sotto la sabbia anche perché valgono i limiti e le deroghe previsti dalla legge 833/78 istitutiva del servizio sanitari nazionale. Qui è necessario il portenziamento del locale ospedale che nei tanti casi di emergenza urgenza di questo periodo, da attuale "centro di smistamento" verso le prime strutture disponibili della provincia e non solo, deve trasformarsi definitivamente in punto di riferimento sanitario per quello che è l'arcipelago più vasto d'Italia, scelto anche quest'anno nonostante l'evidente flessione negli arrivi e nelle presenze, da tanti turisti. La Cisl medici di Messina richiederà con forza all'assessore Massimo Russo di ripristinare le indennità di disagio per primari di reparto e specialisti che accetteranno di lavorare a Lipari. Intanto attraverso il dirigente sindacale Giuseppe Francesco Mobilia fa il punto della situazione su delle anomalie che influiscono sulla qualità delle prestazioni sanitarie. «A Lipari – sostiene Mobilia – è notorio, da anni mancano le figure chiave per far funzionare l'ospedale, cioè i primari. Basti pensare che per Chirurgia non viene nominato da tre anni il vincitore del concorso e il reparto è ancora privo del vero responsabile. Per Ostetricia, addirittura, il primario incaricato é stato trasferito a Milazzo dove – sostiene Mobilia – il reparto di fatto non esiste. Esisteva il reparto di Fru (Fisiopatologia riproduzione umana) soppresso dall'indagine amministrativa della Regione svolta nel luglio dell'anno scorso. Fatto sta che a Milazzo, nonostante Ostetricia sia presente a Barcellona, si continuano a svolgere parti. Ciò – avverte Mobilia – con il tacito consenso della direzione dell'Ausl 5». Il dirigente sindacale della Cisl Medici di Messina sostiene che ci sia «un accentramento di potere o libero arbitrio» nei piccoli ospedali a discapito dell'interesse pubblico». Il riferimento – sostiene – «è all'assunzione di medici, come di recente per Lipari, per chiamata diretta, in assenza di concorsi pubblici ma in presenza di graduatorie ben definite». Fatti sui quali é stata informata – conclude – la Procura.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/8/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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