Roma è pronta ad accogliere, fra un mese circa, Frida Kahlo. Le Scuderie del Quirinale ospiteranno dal 20 marzo la prima mostra in Italia dedicata all’artista messicana. Sono circa centotrenta opere tra dipinti e disegni provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private in Messico, Stati Uniti ed Europa. L’iniziativa rientra in un progetto che coinvolge le Scuderie del Quirinale e Palazzo Ducale di Genova e presenta due grandi mostre: quella romana che racconta l’artista Frida Kahlo e il suo rapporto con i movimenti culturali e artistici dell’epoca; l’altra a Genova (20 settembre prossimo - 5 febbraio 2015) che proporrà l’arte della pittrice, influenzata dal suo universo privato di grande sofferenza, al centro del quale sarà sempre il marito Diego Rivera.
Alle Scuderie del Quirinale, in esposizione oltre quaranta ritratti e autoritratti, tra cui il celeberrimo Autoritratto con collana di spine del '40, immagine della mostra e l’Autoritratto con vestito di velluto del ’26, dipinto a soli 19 anni, il suo primo autoritratto eseguito per l’amato Alejandro Gòmez Arias con l’intenzione di riconquistarlo. E poi, una selezione di disegni, tra cui lo schizzo a matita per il dipinto Ospedale Henry Ford e il famoso corsetto in gesso che teneva Frida prigioniera subito dopo l’incidente e che dipinse ancor prima di passare ai ritratti (un pezzo unico che si credeva perduto fino a poco tempo fa). Infine alcuni eccezionali ritratti fotografici dell'artista, in particolare quelli realizzati da Nickolas Muray, per dieci anni amante di Frida, e tra questi Frida sulla panchina Bianca, New York, 1939 diventato poi una famosa copertina della rivista Vogue. I suoi dipinti non sono soltanto lo specchio della sua vicenda biografica, segnata dalle ingiurie fisiche e psichiche subite nel terribile incidente in cui fu coinvolta all'età di 17 anni, ma anche l’interpretazione della cultura popolare messicana. Allo stesso tempo Frida Kahlo è espressione dell'avanguardia artistica e culturale della sua epoca e attraverso la sua opera si possono comprendere i movimenti culturali internazionali che attraversarono il Messico in quel tempo: dal Pauperismo rivoluzionario all'Estridentismo, dal Surrealismo a quello che decenni più tardi prese il nome di Realismo magico. A prevalere in questo progetto di mostra è il tema dell'autorappresentazione sia per il peso numerico che il genere autoritratto assume nella produzione complessiva dell'artista, sia per il significato che esso ha rappresentato nella trasmissione dei valori iconografici, psicologici e culturali propri del mito Frida. Accanto ai lavori della Kahlo sarà possibile ammirare anche una selezione di opere degli artisti che hanno vissuto fisicamente e artisticamente vicino a Frida Kahlo, dal marito Diego Rivera ad altri. Fino al 31 agosto alle Scuderie del Quirinale.
Di Daniela Bruzzone
Data notizia: 2/14/2014
dalla nostra Daniela Bruzzone
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