COMUNICATO STAMPA
Il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani il giorno 13 agosto alle ore 19.30 presenta il libro di Macrina Marilena Maffei
La danza delle streghe. Culti e credenze dell’arcipelago eoliano
Armando Editore.
Dalle voci narranti degli abitanti dell’arcipelago eoliano, raccolte dall’autrice in quasi trent’anni di ricerca sul campo, il libro ricostruisce l’immaginario individuale e collettivo sulle streghe e sulle serpi con i capelli. Le storie dei pescatori, dei contadini, dei cavatori di pomice, dei piccoli commercianti raffigurano un arcipelago che percepisce se stesso come un tutt’uno che si narra negli idiomi di quelle complesse e misteriose figure. E viene a raccontare un narratore una vicenda accaduta cinquant’anni fa nell’isola di Filicudi.Un gruppo di giovani donne festanti irrompe nella casa di un uomo che dorme e, al suono di una musica, inizia a ballare. Un bagliore di luci illumina la nudità delle danzatrici. Da dove arriva quella compagnia di donne? Sono le stesse, forse, che un tempo allestivano i loro banchetti nella discesa dello Stromboli e amavano danzare proprio nel luogo dove oggi sorge l’osservatorio sismico come assicura un pescatore dell’isola? E’ il sabba delle fate che in Sicilia parla anche la lingua eoliana? In un affascinante percorso che esplora la millenaria immagine della strega, l’autrice riporta volti di figure lontane. Eredi delle ninfe dellle melusine medioevali, connubi tra Diana Erodiade e Ecate, le majare eoliane sono legate alle nuvole e al vento. Ma le streghe non provengono solo dal mondo del mito. L’autrice individua una immagine di strega che ha una referenza storica e territoriale.In queste piccole isole meridiane, perdeva di significato l’antica spartizione in uso in tante comunità marinare del Mediterraneo: il mare agli uomini e la terra alle donne. Nell’arcipelago eoliano infatti le donne seguivano in mare i loro mariti, costrette dalla necessità a uscire in barca anche nell’imminenza del parto o subito dopo la nascita di un figlio. Abili tuttavia, le pescatrici delle isole, a condurre da sole le loro barche , audaci nello sfidare la forza del mare con equipaggi tutti femminili. La scena delle donne che libere si allontanano in mare aperto, profondamente radicata nella memoria delle isole, ha dato vita secondo l’autrice a uno dei racconti più diffusi nell’oralità popolare , quello della strega che su una imbarcazione solca i mari e i cieli eoliani.La storia, visione trasfigurata del desiderio di evadere , diviene in queste terre periferiche un potente esorcismo narrativo. Una strategia per resistere alla durezza della vita.In uno scenario di stupefacente arcaicità, dai racconti passati di bocca in bocca nell’arco di millenni, prende corpo la serpe con i capelli. Una figura ambigua, talvolta così malevola da assumere il ruolo di una Gorgone, talaltra capace di coronare la sua chioma con un’aureola di stelle portando su di sé i segni di due religioni contrapposte. Una chimerica figura che certo sarebbe piaciuta a Borges.I 149 racconti di tradizione orale pubblicati in quest’opera contribuiscono a tracciare l’identità dei luoghi. In un tempo in cui turismo e globalizzazione vanno velocemente omologando le isole ad altri territori, essi fanno conoscere tratti e peculiarità delle isole Eolie, definite dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Presentano il libro:
Giovanna Bongiorno - Laura Faranda - Alberto La Volpe - Marcello Saija.
Brani letti da:
Paola Centurrino
Ufficio Stampa Centro Studi
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/13/2008
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