Pietro Lo Cascio, coordinatore di Nesos ( associazione fondata nel 2001 da ricercatori impegnati in progetti dediti allo studio e alla conservazione della biodiversità delle isole), parlando del parco nazionale delle Isole Eolie e dell’area marina protetta ha dichiarato delle varie difficoltà incontrate dal punto di vista burocratico ed amministrativo. Dopo il riconoscimento come patrimonio dell’umanità, avvenuto nel 2000, vi è stato un calo d’interesse da parte del governo nazionale: entrambi i progetti faticano a decollare per via di una gestione sostenibile che è legata all’afflusso del turismo, ai mezzi di viabilità a disposizione e ad altri motivi, ma una fase di stallo è dovuta anche ad un’ accettazione parziale da parte degli isolani di tale realizzazione. Ciò ha dato vita ad una petizione per esprimere consensi e dissensi a tal proposito. Ecco allora che questi due splendidi progetti che potrebbero dare lustro alla Sicilia per il momento restano in una zona grigia con l’augurio che un giorno possano essere attuati.
Le isole Eolie, note in tutto il mondo per essere fra i luoghi più incantevoli del Mediterraneo, continuano ad attrarre innumerevoli turisti per la presenza delle bellezze paesaggistiche, lo stile di vita e le varie tradizioni che le caratterizzano e contraddistinguono da qualsiasi altro luogo. Meno “celebre”, rispetto ai vulcani e al resto delle attrattive, è il patrimonio biologico dell’arcipelago, che riveste però un notevole interesse sotto il profilo naturalistico.
Di Chiara Cannuli
Data notizia: 10/24/2014
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