Rapina alla Banca Antonveneta

Rapina alla Banca Antonveneta Lipari- Colpo da 300 mila euro nell’isola più grande delle Eolie. Una rapina a mano armata operata da professionisti e studiata nei minimi particolari quella compiuta stamane tra le 7,30 e le 8,15 ai danni della Banca Antonveneta di Lipari, situata nei pressi del porto di Sottomonastero. Una rapina, fortunatamente senza gravi conseguenze per il personale e i clienti (anche se il vicedirettore Antonio Brundu e l’ex assessore Marco Gorgianni sono finiti all’Ospedale) e per i giovani imbianchini all’interno, impegnati negli interventi di tinteggiatura. I ladri, due ma si parla di un complice rimasto fuori a far da “ palo”, italiani e dall’accento napoletano o campano, sono entrati in azione intorno alle 7,30. Hanno visto entrare cinque minuti prima, il vicedirettore Antonio Brundu e i giovani operai Davide Guarino e Giuseppe Martinucci dopodichè sono entrati in azione, utilizzando l’ingresso della clientela, lato via Ten. Mariano Amendola. Quello sorvegliato da una telecamera, la stessa situata sopra il bancomat. Dei rapinatori si sa che erano vestiti normalmente, ma che uno era a viso coperto mentre l’altro portava un berretto con la visiera calata sul volto. Una volta all’interno, hanno estratto la pistola e hanno bloccato in un angolo, legandoli, gli imbianchini. Poco dopo stessa scena con altri due impiegati che stavano per prendere servizio, uno dei quali alla seconda settimana di lavoro, e con il direttore Piero Subba. I tre sono stati rinchiusi in bagno. A quel punto uno dei rapinatori ha intimato al vicedirettore Brundu puntandogli la pistola, di aprire la cassaforte. Al rifiuto opposto con la motivazione che la cassa era temporizzata e che quindi non si poteva aprire prima delle 9,00, il malvivente ha colpito il bancario con un colpo di martello alla schiena. Subito dopo un secondo rifiuto, un altro colpo, forte, sul ginocchio sinistro. A Brundu, a quel punto non è rimasto altro che aprire il forziere . Proprio in quei momenti, intorno alle 8,00 entrava in banca, proveniente da Stromboli l’ex candidato a Sindaco, Marco Giorgianni per depositare una consistente somma di denaro. Chiaramente ignaro, di quanto stesse accadendo ha percepito qualcosa di strano quando uno dei malviventi rimasto nei pressi degli sportelli, gli ha indicato, mettendogli una mano sulla spalla, di recarsi nelle zone più interne dei locali del piano terra. Giorgianni, ha subito capito. Ha quindi cominciato a urlare, invocando aiuto e provocando la reazione del delinquente di “ guardia”. E’ nata una colluttazione nel corso della quale l’ex assessore, per non farsi tappare la bocca, ha ricevuto un lieve colpo al labbro con il calcio della pistola. Frattanto dopo aver svaligiato la cassaforte dei 300 mila euro, giungeva l’altro rapinatore che redarguiva lo stesso Giorgianni per aver reagito. L’ex amministratore comunale, tra l’altro, offriva ai malviventi la somma da versare ma si sentiva rispondere “ noi non vogliamo i tuoi soldi !”. Il ricco bottino, del resto, era già in un borsone. Anche Giorgianni, quindi, veniva condotto in bagno dove già si trovavano gli impiegati e il direttore Piero Subba. I rapinatori a quel punto, erano le 8,15 circa, si dileguavano per le vie di Lipari. Indagini in corso e controlli a tappeto.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/13/2007

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