Lo sviluppo di Salina è proseguito fino all’età Bizantina e medioevale e, nell’VIII secolo d.C., è diventata una delle Eolie più abitate. Ma, purtroppo, anche qui sono arrivate le invasioni dalle popolazioni Arabe, le quali resero l’Isola deserta fino al XVII secolo a.C., quando la popolazione e le sue attività hanno ricominciato a vivere di nuovo splendore. Nell’Arcipelago Eoliano è Salina ad essere la più fertile delle sorelle. Sull’Isola si possono raccogliere uve pregiate dalle quali viene, poi, ricavata la famosissima ed amata Malvasia delle Lipari, un buonissimo vino dal sapore dolce. Un altro fattore che la rende così feconda è la presenza di numerose coltivazioni di capperi che, da qui, vengono esportati poi in tutto il mondo. L’Isola si è potuta sviluppare grazie alla sua abbondanza di acqua e alla conseguente ricchezza di vegetazione: Salina ne è talmente ricca che, nel 1980, è stato creato il Parco Regionale di Salina e, nel 1981, è stato possibile costituire anche la Riserva Naturale dei Due Monti. È merito di tutti questi fattori se l’Isola è stata in grado di ottenere una completa autonomia amministrativa: mentre le altre isole dell’Arcipelago dipendono direttamente da Lipari, Salina è stata eretta a libero comune fin dal 1867. Inoltre, nel 1909, il Comune di Salina è stato scisso in ulteriori tre comuni più piccoli, Santa Marina, Malfa e Leni, i quali sono completamente autonomi ancora oggi. L’Isola, precedentemente trascurata dai turisti in visita alle Eolie, ha ottenuto una grandissima visibilità nel 1994, quando Massimo Troisi vi ambientò le scene più suggestive del famoso film “Il Postino”.
di Francesca Zampaglione
Data notizia: 8/1/2016
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