Tagli scuola, la difesa di Ricevuto

Gazzetta del Sud Giovanna Cucé «Le proteste contro di me sono state ingenerose e immotivate. Non mi si possono addebitare colpe. Ho soltanto rispettato quanto è stato disposto dalla Finanziaria». Il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Gustavo Ricevuto, non ci sta a essere messo sulla graticola dai docenti di sostegno che nelle ultime settimane hanno protestato contro il taglio di 166 cattedre disposto da Palermo su tutto il territorio provinciale. E in una conferenza stampa indetta ieri nella sede dell'Usp di via Bonino, il responsabile ha snocciolato numeri e percentuali. Proprio quelli tanto contestati dalle organizzazioni sindacali ma che, secondo Ricevuto, rappresentano al meglio il contesto attuale.Il punto di partenza è costituito dalla Finanziaria e dalla nuova austerity imposta anche al settore scolastico. Sulla base delle disposizioni della Legge di bilancio, infatti, già a partire dall'anno scolastico 2008/2009, il numero dei posti degli insegnanti destinati al sostegno non potrà superare il 25 per cento del numero delle sezioni e delle classi previste nell'organico di diritto dell'anno 2006/2007. Una riduzione, questa, che toccherà l'apice nel 2010, quando dovrà essere abbattuto complessivamente il 30 per cento delle cattedre. «Se questo è il quadro – ha detto ieri il dirigente – come avrei mai potuto violare la legge?». Una serie di tetti, dunque, sono stati previsti a livello centrale e poi imposti a tutte le sedi periferiche. É così che si spiegherebbe sia la drastica riduzione stabilita sia la decisione adottata dall'ente provinciale di chiedere posti in meno – questo uno dei punti oggetto di protesta da parte dei sindacati – rispetto agli anni precedenti. «Mi pento di essere stato tanto generoso in passato – ha sottolineato Gustavo Ricevuto – ma adesso il contesto generale è cambiato».Alla luce dei dati forniti dall'Ufficio scolastico, tuttavia, nonostante i tagli, la Sicilia figura tra le regioni con il più alto numero di cattedre in organico previste per l'anno che verrà. Ma non solo. Perchè dando uno sguardo alle tabelle relative alle nove province siciliane, oggi la nostra è quella che detiene il primato per il rapporto più basso tra numero di alunni che usufruiscono di questo particolare tipo di assistenza per docente (quasi uno a uno). Rapporto che, nei prossimi anni, andrà incontro a un innalzamento (due alunni per ogni docente) proprio a seguito dei tagli imposti dal Governo. «Si parla di riduzioni già da parecchi mesi – ha aggiunto il responsabile –. A maggio si è svolta una conferenza dei servizi a Palermo con il responsabile dell'Ufficio regionale scolastico. Dov'erano i sindacati quando ci sono state le prime avvisaglie di quanto sarebbe accaduto? Che cosa hanno fatto?». Toni forti, poi, sempre nei confronti delle organizzazioni sindacali: «Dove sono quando si assiste al ripristino del docente unico alle scuole elementari che creerà altri problemi di natura occupazionale?».Infine, la solidarietà agli studenti: «É chiaro che mi amareggia sapere che alcuni alunni potranno trovarsi in difficoltà ed è a tutti loro che va la mia solidarietà. Così come ai docenti, che però hanno sempre una laurea e possono rivolgersi all'insegnamento normale».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/4/2008

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