La mostra Correggio e Parmigianino alle Scuderie del Quirinale presenta al pubblico la meravigliosa stagione dell´arte parmense della prima metà del Cinquecento, mostrando come la grande arte del Rinascimento italiano non si limita esclusivamente ai tre principali e più noti centri di Firenze, Venezia e Roma. Questo periodo d´oro è dovuto soprattutto ai protagonisti indiscussi: Correggio e Parmigianino. Del primo - a Parma dall´apice della carriera fino alla fine della sua vita - ci sono una selezione di capolavori che mostrano la carica emotiva e la gamma di sentimenti espressi dal pittore nelle immagini religiose, ma anche le sue opere di soggetto mitologico, che hanno avuto un´enorme influenza sugli artisti successivi. Del Parmigianino, attivo anche a Roma e a Bologna, sono esposte invece sia opere di soggetto religioso e mitologico, sia ritratti. Un´accurata selezione mette in evidenza l´approccio radicalmente diverso dei due maestri alla pratica del disegno: quella sostanzialmente funzionale del Correggio è accostata alla produzione incomparabilmente più ricca e varia del Parmigianino, mosso da un bisogno quasi ossessivo di disegnare. Oltre ai due grandi maestri, che naturalmente sono i protagonisti della mostra, ci sono dipinti e disegni di altri quattro artisti meno celebri, ma non meno talentuosi, della cosiddetta Scuola di Parma: Michelangelo Anselmi, Francesco Maria Rondani, Girolamo Mazzola Bedoli e Giorgio Gandini del Grano. A dimostrazione del fatto che uno degli effetti più notevoli della presenza di Correggio e Parmigianino a Parma è stato l´emergere di una cerchia di allievi e discepoli. In questa mostra sono presentate anche numerose opere poco note: alcune inaccessibili perché provenienti da collezioni private, altre addirittura inedite. In mostra a Roma alle Scuderie del Quirinale fino a giugno.
di Daniela Bruzzone
Data notizia: 2/16/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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