LIPARI – È appena nato e già comincia a far vedere i suoi frutti. Proprio di frutti si parla quando accenniamo al Bio – Distretto Eoliano, il fiore all’occhiello delle sette Isole, il primo in Sicilia, il dodicesimo in Italia, appena costituito dall’iniziativa congiunta della Federalberghi Isole Eolie, Associazione Pro Stromboli Onlus, AIAB Sicilia- Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica e l’International Networking of Eco Regions.
Alla prima riunione, tenutasi a Lipari nei giorni scorsi, il presidente Danilo Conti ha rimarcato quanto il Bio-distretto sia un’imperdibile opportunità per mettere in rete il grande lavoro svolto in precedenza in modo non coordinato da associazioni, amministrazioni pubbliche, operatori agricoli e turistici, dando vita ad un vero e proprio laboratorio permanente di idee ed iniziative ad alto profilo culturale, che punta ad uno sviluppo etico, equo e solidale del territorio, fondato sul modello biologico. “Il Bio-Distretto – ha detto - non può prescindere da una valutazione complessiva dell’ecosistema marino e terrestre di cui le Eolie fanno parte; valuteremo e prenderemo posizione a tempo debito relativamente agli strumenti di pianificazione, tutela e valorizzazione del nostro territorio”.
Il presidente ha, quindi, illustrato una serie di potenziali interventi e raccolto tra i presenti alcune schede con le istanze che andranno a comporre il piano strategico. Il piano – di durata triennale - prevedrà interventi che verteranno su alcuni assi verticali (ambiente, agricoltura, turismo e alimentazione) ed uno trasversale (informazione e diffusione).
Il primo incontro è stato arricchito dal coinvolgimento di alcuni produttori biologici. L’azienda olivicola Grottafumata ha dimostrato, raccontando la propria esperienza, come sia possibile rinunciare totalmente all’utilizzo di pesticidi e concimi chimici e, nel contempo, produrre un olio con bassi valori di acidità e buoni livelli di perossidi e polifenoli a prezzi interessanti. La Realpane ha spiegato come si possa – rinunciando a molti macchinari e allungando i tempi d’impasto e di lievitazione – ottenere un pane che utilizza antichi grani siciliani rinunciando a farine ad alto contenuto di glutine e ad acceleratori di lievitazione. Il caseificio Lo Piccolo ci ha raccontato come, con grandi sacrifici, da due generazioni riescono ad ottenere - nell’isola di Vulcano - formaggi e ricotte biologiche, utilizzando esclusivamente latte proveniente dai propri allevamenti in loco. L’incontro si è concluso con un’apprezzatissima degustazione dei prodotti biologici selezionati per l’occasione: un esempio che insieme si può … e anche bene!
di Rosa Maria Ciulla
Data notizia: 5/4/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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