È forse il fotografo più temerario tra i collaboratori di National Geographic: scalare ghiacciai, salire a quote improbabili con un parapendio, avventurarsi nelle grotte più profonde o attraversare un deserto a dorso di cammello sono imprese che non spaventano minimamente il tedesco Carsten Peter. Non è nuovo da queste parti: già nel 2001 il temerario si trovava sull’Etna proprio durante la
grande eruzione estiva: da quell’esperienza nacque un’immagine ravvicinata che nessun altro ebbe la possibilità di scattare e che divenne oggetto di un servizio di copertina.
Oggi pubblichiamo una sua intervista esclusiva: lo specialista dei vulcani e dell’avventura è stato, infatti, protagonista nei giorni scorsi di un workshop sull'arcipelago siciliano, alla scoperta di Stromboli, dove i suoi allievi hanno potuto cimentarsi con il fuoco del vulcano, con il mare e con la gente dell'isola.
- Carsten, un’altra volta in Italia, cosa ti piace di questa terra?
"Io amo l’Italia e non soltanto perché ci sono i vulcani. Mi piacciono le persone, la cultura, la lingua…"
- Qual è il sentimento che ti invade quando scatti una foto?
"Sono una persona molto curiosa e intravedo nella fotografia uno strumento per rivelare i segreti della natura e avvicinarmi alle sue dinamiche più intime".
di Rosa Maria Ciulla
Data notizia: 7/13/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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