C’è un’isola che si è rivelata essere più importante per lei?
Le Eolie sono tutte incantevoli, quadri perfetti di cielo e di mare, ma la mia isola del cuore è soltanto una: Vulcano. È lì che è avvenuto l’incontro grazie al quale sono rinata. Con la sua natura selvaggia, ma ordinata, le sue asperità, le sue rocce ardenti, i suoi ibischi rossi, il suo odore caratteristico di zolfo, l’isola di Efesto è pura energia, è terra che pulsa, è poesia dello spirito. «Ciusciu di ventu, naca, majaria», come amo definirla, servendomi del vernacolo siciliano, nella lirica in cui meglio si rivela per me tutta la sua importanza. Vento di scompiglio e di mutamento, culla rigeneratrice, magia intesa nella sua accezione più forte di “fattura”. La verità è che certi luoghi, come certi incontri, ti restano dentro come un pugno e ti tengono per sempre legati a sé, perché – come scrive Titos Patrikios – «dove uno vive, lì ama». Ed è così che si diventa poeti!
Data notizia: 11/23/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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