Follia e colore: Ligabue in mostra a Roma

Fino all'8 gennaio le sale del Complesso del Vittoriano accolgono la mostra Antonio Ligabue: un'esposizione interamente dedicata al genio tormentato, originario della Svizzera tedesca, ma che a Gualtieri, sulle rive del Po, visse fino alla morte, dopo essere stato espulso dal Paese natale nel 1919.

Autodidatta, grazie ad una visionarietà e a una capacità di trasfigurazione stupefacenti, raggiunge quella dimensione pittorica di espressionista tragico, profondamente umana e intrisa di una sensibilità viscerale che gli fanno conquistare una propria identità e, dopo fatiche e condanne, i riconoscimenti da una grande parte di appassionati e di storici dell'arte.

Attraverso circa cento lavori, la mostra propone un excursus storico e critico sull'attualità dell'opera di Ligabue, che rappresenta oggi una delle figure più interessanti dell'arte del Novecento. Tra gli olii esposti Carrozza con cavalli e paesaggio svizzero, Tavolo con vaso di fiori e Gorilla con donna, accanto a sculture in bronzo come Leonessa e Lupo siberiano. In mostra c’è anche una sezione dedicata alla produzione grafica con disegni e incisioni, fra i quali Mammuth e Autoritratto con berretto da fantino. Molto interessante la sezione dedicata alla sua incredibile vicenda umana. Antonio Ligabue in mostra nell’Ala Brasini del Vittoriano fino ad inizio 2017.

di Daniela Bruzzone

Data notizia: 12/5/2016