Mercato del contadino, e Lipari guarda

Mercato del contadino, e Lipari guarda Gazzetta del Sud Natalia La Rosa È stato promosso con un decreto ministeriale nello scorso gennaio e già istituito con successo in molte città italiane: il "mercato del contadino" o farmer's market può costituire un interessante strumento per la promozione delle produzioni agricole locali, ponendo in contatto diretto consumatori e produttori ed evitando i rincari legati ai numerosi passaggi della filiera commerciale. Anche Messina da oggi potrà avere il suo mercato del contadino: l'assessore regionale all'Agricolgura Giovanni La Via ha infatti finanziato la proposta inoltrata durante la reggenza del commissario Sinatra, con un progetto da 70.000 euro circa. Con il coordinamento dell'allora responsabile dell'area Sviluppo economico Francesco Barbalace fu stilato un protocollo d'intesa con le associazioni di categoria (Upa, Cia, Turismo verde, Confconsumatori e Adoc): l'allestimento è previsto nell'area ex Mandalari, dove il sabato si dovrebbe dunque tenere il farmer's market con la presenza di trenta espositori nei settori dell'agricoltura, dell'agroalimentare del florovivaismo e dell'artigianato. L'attività di vendita tra l'altro, potrà avvenire solo da parte di soggetti accreditati, come prevede la normativa regionale: non si dovrà infatti trattare di un altro mercatino rionale con rivenditori al dettaglio, ma di un sistema di vendita riservato solo ai produttori. Previsti comunque spazi per realtà istituzionali e associative, dedicati alla ristorazione locale, con piatti legati alla stagionalità e al territorio, iniziative di incontro e conoscenza a favore dei consumatori, occasioni didattiche e d'intrattenimento, Dunque, non un semplice agglomerato di bancarelle, ma qualcosa di diverso e di più interessante, capace di coniugare risparmio e promozione dei prodotti locali, con la possibilità di riscoprire davvero quei sapori e quei prodotti che è ormai possibile trovare solo in qualche paesino di provincia. Analoghe iniziative, come si legge sul sito dell'assessorato (il decreto non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale) sono state finanziate nel Messinese anche per i Comuni di Librizzi, S. Angelo di Brolo, Barcellona, e per le associazioni di comuni "Valli ioniche peloritane" (con Mandanici, Roccalumera, Furci, S. Teresa, S. Alessio, Savoca, Alì Terme, Nizza, Itala, Scaletta, Pagliara, Antillo, Roccafiorita, Limina, Forza d'Agrò Fiumedinisi, Alì, Casalvecchio), e "Unione Valle dei Nebrodi" (con Galati Mametino, Tortorici, Castell'Umberto, S. Marco d'Alunzio, Caprileone, S. Salvatore di Fitalia). Non ammesse al finanziamento invece le richieste dei Comuni di Francavilla e Milazzo, in quanto giunte fuori tempo. La Regione ha destinato complessivamente circa 1 milione di euro per tutte le province siciliane, nell'ambito di un progetto sperimentale: non è stato infatti ancora definito l'importo erogato ai singoli Comuni. Il progetto presentato da Palazzo Zanca prevedeva un impegno finanziario da parte dell'ente locale pari a 20.000 euro: il resto, circa 50.000 euro, avrebbe dovuto erogarlo la Regione. I costi sono legati soprattutto all'acquisto degli stand, ma non è escluso che le difficoltà finanziarie sia della Regione che del Comune riducano tale stanziamento. Di certo, però, si dovrà fare di tutto per realizzare una simile iniziativa. Ieri è giunto il plauso della Cia, con una nota siglata dal presidente Luigi Savoja, il quale auspica che tutti i Comuni realizzino celermente i mercati nelle zone previste, a favore «degli agricoltori veri e dei consumatori». Intanto, però, già a Palazzo Zanca si registra un primo "paletto": «Non sono pienamente d'accordo sull'effettiva utilità di un simile mercato nell'area Mandalari – afferma l'assessore al Commercio Giuseppe Puglisi – troppo vicina ad altri mercati alimentari. Lo vedrei meglio ad esempio nella zona di Mortelle. Proveremo a cercare un altro sito». Purché, però, oltre al tempo, non si rischi di perdere anche i fondi regionali. ( Chissà ancora per quanto tempo a Lipari, i consumatori saranno costretti all'acquisto di prodotti ortofrutticoli privi di tracciabilità. Eppure l'area per istituire il mercato del contadino non manca: é stituata dietro l'ufficio postale. C'è anche l'acqua diretta fornita gratuitamente dal comune...agli extracomunitari. P.P.)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/4/2008

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