Lipari-Due conferenze stampa da tenersi il 18 e 19 novembre prossimi. Una a Palermo , possibilmente in una delle sale dell’Ars, ed una a Roma, o nella sede Ancim o presso la Sala Stampa estera. Questa la decisione finale emersa dall’incontro che si è tenuto al comune, convocato dal sindaco Mariano Bruno con gli operatori turisti ed alcuni esperti del settore , sul problema sempre più drammatico dei collegamento marittimi. “Il primo gennaio stando così le cose la Siremar si fermerà- ha dichiarato senza preamboli il primo cittadino- e dunque adesso è necessario lottare tutti insieme , ma nello stesso tempo predisporre un piano di interventi che possa essere chiaro ed esaustivo da presentare al Ministero, perché si possa intraprendere la via di una “legge-ponte” che permetta alle isole di non rimanere senza collegamenti”. Da qui, scartata per il momento la protesta eclatante da qualcuno suggerita, con eventuale occupazione di qualche mezzo di linea, si è optato per le due conferenze, alle quali invitare quanti più organi di stampa possibili e poi deputati , senatori, onorevoli, insomma tutti i politici, siciliani e non, di qualsiasi appartenenza politica ,per far conoscere il problema e per sensibilizzare l’opinione pubblica. Gli eoliani e non solo, ma coloro che vivono nelle isole minori rischiano, infatti, di vedersi negare un diritto sacrosanto che deve essere garantito dallo Stato : il diritto alla mobilità. In questi quindici giorni l’ apposita commissione , della quale fa parte l’assessore ai Trasporti Giovanni Maggiore con diversi operatori turistici ed esperti del settore , sarà al lavoro per predisporre un documento da presentare al Ministero e che conterrà i principi fondamentali della mobilità : garanzia di armonizzazione dei trasporti, con la giusta e necessaria continuità territoriale, tenendo conto delle popolazioni più disagiate residenti , ma con la previsione di un ottimale servizio per la stagione turistica, quando l’economia deve risollevarsi con l’arrivo dei grandi flussi turistici. C’è stato anche chi ha suggerito, soprattutto nel corso della stagione invernale quando il traffico passeggeri è drasticamente ridotto, il servizio cosiddetto ad “esplosione”, ovvero il collegamento da e per la terraferma che venga garantito con una nave veloce , senza utilizzare gli aliscafi, che andrebbero invece ridotti e suddivisi per garantire i servizi interisole, una sorta di smistamento che parte dal capoluogo eoliano. Ovviamente si tratta di un’idea , nel passato già proposta, ma che non ha trovato mai facile attuazione. Ma se dovesse, oggi, rivelarsi un alternativa, che possa in un periodo di “vacche magre” come più volte dichiarato anche in sede di riunione, far risparmiare danaro, allora si potrebbe nuovamente riflettere su tale ipotesi. Deciso come non mai a chiedere un impegno forte da parte delle amministrazioni comunali eoliane e di tutti gli attori di questa vicenda, compresi gli stessi cittadini, molti dei quali probabilmente non hanno contezza della gravità della situazione, l’agente sociale della Siremar di Lipari, Nino Di Giovanni, che ha anche provocatoriamente lanciato l’idea di indire un referendum per staccarci dall’Italia, se lo Stato non garantirà il diritto alla mobilità. Nel corso della riunione non sono manate da parte di numerosi operatori , ma anche dell’assessore Giovanni Maggiore, dure critiche nei confronti dei vertici della Siremar, società che bisogna ricordare insieme alle altre società regionali marittime del Gruppo Tirrenia, sono state proposte all’acquisizione delle rispettive regioni. Ma la regione Siciliana ha rifiutato la proposta di acquisizione.
tizianamedda@virgilio.it
, a cura di Tiziana Medda
Data notizia: 11/5/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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