Casinò, " Lipari sede naturale"

Casinò, " Lipari sede naturale" Lipari- Questione casinò. Riceviamo e pubblichiamo la nota di Alberto Saccà Maodda , figlio del proprietario della villa di Quattrocchi che potrebbe ospitare la casa da gioco a Lipari in risposta alle osservazioni mosse dall’ing. Felice Lopes. Il testo della lettera: Oggetto: Casa da gioco a Lipari (in risposta alla lettera dell'Ing. F.Lopes al Consigliere Casilli) Premetto di conoscere abbastanza bene sia il Consigliere Casilli che l'Ing. Lopes precisando che mi ritengo amico di entrambi e non da poco tempo. Premetto anche di essere interessato direttamente alla vicenda Casinò poiché non si è mai fatto mistero di essere disponibili ad ospitare una casa da gioco di proprietà comunale presso i locali di proprietà di mio padre.Premetto inoltre che i miei due citati amici non hanno certo bisogno, né della mia difesa d'ufficio, né tantomeno di essere da me interpretati in merito alle loro iniziative politiche o sociali.Ma mi sia consentito il grande stupore che mi ha suscitato l'intervento dell'amico Felice Lopes presso la televisione locale rispetto all'iniziativa promossa dal consigliere Antonio Casilli!!!! Se non avessi avuto modo di conoscere l'integrità morale e senso civico dell'Ing, Lopes, avrei già magari frettolosamente classificato il tutto come il ricorrente gioco delle parti fra "guelfi e ghibellini". Invece, proprio a causa di questa amicizia sincera e che credo ricambiata, ritengo giusto far riflettere l'amico ingegnere su come abbia, a mio avviso una visione poco realistica sul gioco d'azzardo praticato all'interno delle case da gioco.Infatti tale attività (dalla titolarità comunale), sarebbe certamente un incentivo turistico, quanto meno al fine di un'auspicata "destagionalizzazione" del flusso, con valenza comunque prevalentemente stagionale. Controindicazioni nessuna, rivolgendosi il gioco "esclusivamente ai non residenti" quindi nessun rischio per la popolazione residente! Questo "divieto d'accesso" è stato fino ad oggi alla base delle 4 deroghe nazionali (Sanremo, Venezia, Saint Vincent e Campione d'Italia), certamente lo sarà verso le prossime località oggetto di deroga, se deroghe ci saranno.. Concordo con l'ing. Lopes viceversa nel ritenere più pericolose le fioritissime lotterie nazionali sotto le molteplici forme cui siamo oramai abituati a vederle. A volte si rivela essere più perniciosa la scommessa/giocata quotidiana ("gratta e vinci", superenalotto, ecc.) rispetto alla puntata "una tantum" del turista che vuole passare una serata diversa. Una casa da gioco eoliana porterebbe certamente nuovi posti di lavoro! Mi congratulo comunque con l'ing. Lopes per il minuzioso attento ed appassionato esame cui sottopone quotidianamente l'isola intera quanto a disservizi, dissesti e quant'altro, si tratta certamente di priorità assolute che nessuno, ritengo, possa essere così miope da metterle in dubbio, ma viceversa mi giunge voce che le casse de Comune non siano molto piene come, purtroppo, quelle dei cittadini, quindi i problemi quotidiani non sempre si possono risolvere con prontezza quotidiana. Viceversa l'iniziativa del Casilli mi pare mirabilmente tesa ad un rilancio turistico di tutto l'arcipelago con ritorno immediato verso l'economia dei singoli e della collettività tutta al tempo stesso poiché di sicuro gli incassi della casa da gioco aiuterebbero le casse comunali e quindi allevierebbero di certo il carico fiscale locale, quindi ritorno doppio!! Bisogna congratularsi col Casilli ancora poiché è riuscito, bisogna dargliene atto, a far entrare in corsa anche Lipari, verso una gara che presto vedrà tantissimi concorrenti. È evidente che un mutato assetto riguardo al gioco d'azzardo non solo privilegerà i Comuni che ospiteranno case da gioco, ma viceversa penalizzerà le località turistiche che ne rimarranno prive. Lipari mi pare davvero la sede naturale per una casa da gioco che le restituirebbe la legittima dignità di primaria località turistica con una qualificazione certa dell'utenza. Si deve, a parer mio, ragionare in termini di sinergie fra i vari settori, ed in tempi di ridotti flussi turistici, un territorio sempre più attrezzato sotto il profilo della ricettività come il nostro, deve offrire qualcosa di più al villeggiante che di giorno naviga per il nostro mare e che trova approdo nelle nostre strutture. Concludendo inviterei piuttosto, una volta tanto, ad essere solidali, senza distinzioni politiche, qualora ve ne fossero, perché stavolta la partita si gioca SUD contro NORD, quindi bisogna che davvero essere motivati e fermi nel richiedere al Governo centrale ciò che sarebbe sacrosanto avere, per non continuare ad essere vittime di una Italia a due velocità e con due legittimità diverse. Mirabile la prontezza del Casilli, lodevole l'iniziativa del Presidente Lombardo, che rivendica per il Sud pari trattamento riservato al Nord ancora una volta privilegiato. Sarà utile ricordare a chi non lo sapesse, come la Valle d'Aosta con fare fermo riuscì tantissimi anni fa ad ottenere la Licenza per Saint Vincent facendo leva sullo status di Regione Autonoma e se non sbaglio anche la Regione Sicilia lo è!!!! Non mi si venga a dire che nella "Vallée" il Casino abbia rovinato l'economia locale. Anzi!!! Distinti Saluti Alberto Saccà Maodda tel 335.8075530; 335.1601915 albertomaodda@virgilio.it

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/1/2008

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