Quali spiagge bianche?

Lipari- Incredibile! Le spiagge bianche hanno purtroppo cambiato aspetto da più di vent'anni ma continuano ad essere pubblicizzate e decantate per quello che non sono. E non solo, in qualche caso, da guide straniere non aggiornate che mettono decisamente " fuori strada" il turista ma anche dai settimanali - supplemento dei più importanti quotidiani d'Italia. Come nel caso de " Il Venerdì " di Repubblica . Alcuni lettori ci hanno, infatti, segnalato che nel numero 1014 del 24 agosto scorso si descrivono le bellezze di un'arenile scomparse da tanto tempo. Nella rubrica Week end " Tutti i colori della sabbia" vengono mostrate le foto delle più belle spiagge delle località " che rendono vivaci le vacanze degli italiani". Coralline o di lava, di sabbia grossa o finissima come, appunto, la vecchia papisca ( le spiaggie bianche venivano chiamate dai pescatori così per la pescosità del loro mare). Papisca che apre la rassegna con una bella foto di due pagine nella quale manca, forse, qualche nudista. Presenza tra l'altro che, come si ricorderà, contribuiva a rendere ancor più particolare quella zona. Quasi esclusiva. Nella didascalia del pezzo si legge testualmente che " questa spiaggia è una spettacolare distesa di morbida pomice". Ora, si immagini il turista che dopo aver visto questa foto cerca a Lipari la famosa spiaggia bianca di morbida pomice e che, magari,vedendo la sua estensione, intende percorrerla a piedi fino a Capo Rosso. Se prima di scendere i tanti scalini che partono dalla soprastante Agliozzo i vacanzieri si soffermano per qualche secondo a confrontare il panorama su Papisca che si ammira dalla provinciale e la foto del Venerdì si renderanno conto che quella che vedono è, forse, un'altra spiaggia. Più o meno una pietraia. Ma si accorgeranno, soprattutto che la spiaggia è stata letteralmente divorata dal mare, in particolare in corrispondenza di quel promontorio con i massi sottostanti. Massi oggi diventati scogli che separano di fatto un arenile che negli anni 70 e nei primissimi anni 80 era l'emblema di una invidiata località turistica oggi vistosamente danneggiata dal progresso e dalla miopia della classe politica.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/21/2007