Il "trappolone" dell'opposizione

Il "trappolone" dell'opposizione Mariano Bruno ha giocato col fuoco e ora rischia di scottarsi o bruciarsi e di perdere la maggioranza consiliare. Durante il viaggio di ritorno da Roma, dove aveva incontrato con gli altri sindaci il ministro Altero Matteoli per la questione trasporti, aveva concordato con i componenti della maggioranza ( tranne che con Gesuele Fonti del Faro) e anche con i suoi assessori, che non era più il caso di occupare il traghetto e che i suoi sostenitori potevano anche lasciare la nave, così come è avvenuto. Tra insulti di vario tipo che hanno pesantemente offeso la dignità dei consiglieri di An , Pino Longo ( compreso anche se assente), Gianfranco Guarino e Rosaria Corda e del Mpa, Antonio Gugliotta, che hanno lasciato il Laurana, solo per " ordine del caposquadra ". Nella notte, al rientro a Lipari e messo piede sul mezzo della Siremar, pieno di gente in sua attesa, il voltafaccia politico nel corso del consiglio comunale permanente alla presenza, tra gli altri dei fedelissimi del Sindaco, cioè i consiglieri di Forza Italia. Dalle 23,30, tre ore di intervento e di dibattito, ( alla faccia della stanchezza) con la fermezza di voler mantenere il gonfalone a bordo, " a testimonianza - ha detto Bruno- del sostegno della sua amministrazione, al Consiglio legalmente costituito sulla nave". Bruno, quindi, avrebbe colto al balzo le dimissioni dalla maggioranza di qualche ora prima dei consiglieri Fonti e Megna del Faro, in polemica con i colleghi che avevano abbandonato la nave su sua disposizione, per tentare di recuperarli successivamente e far fuori definitivamente quelli di An ? Non solo Bruno, per non cadere dalla poltrona potrebbe recuperare anche il gruppo dell'Udc che ieri in un altro comunicato ha sottolineato l'apprezzamento per il gesto del primo cittadino. E l’Mpa ? Per il segretario Salvatore Coppolina si è trattato di un malinteso e lo strappo sarà ricucito, nonostante i pesanti epiteti rivolti dalla folla a bordo della nave anche al suo consigliere Gugliotta. Ecco perché dopo la mortificazione subita, a causa del voltafaccia del primo cittadino, i consiglieri Longo, Guarino e Corda di An hanno sottolineato di condividere " con pieno apprezzamento la scelta istituzionalmente corretta dei sindaci di Salina che coerentemente con quanto stabilito nel consiglio a bordo della nave Laurana, hanno chiesto ed ottenuto, viste le risultanze dell'incontro a Roma, che i consigli comunali proseguissero nelle sedi loro destinate e condannato " la scelta opposta operata dal Sindaco di Lipari che di fatto si è sostituito alla volontà e al ruolo propri del civico consesso". Tanto il giorno dopo, cioè ieri, la nave sarebbe stata lasciata lo stesso e da tutti per un trappolone portato a buon fine dai volponi della minoranza che hanno messo su, in ogni caso, un consiglio comunale permanente, catturando la folla, semplicemente sfruttando le evidenti debolezze di una giunta, emerse sulla volontà o meno dei suoi componenti di occupare il Laurana. Il fotomontaggio, che avete visto nell'articolo precedente, inviato da Piero Roux, riassume la vicenda. Tornando ad An: una precisazione è d’obbligo. I consiglieri in quel comunicato hanno puntualizzato che restano nella maggioranza: ma nella loro nuova dimensione di maggioranza. Una condizione che può consentirgli d’ora in poi, dopo aver subito per troppo tempo le decisioni autonome del Sindaco, di determinare le prossime mosse amministrative se non di affondarle. Una cosa comunque deve essere chiara: se il Comitato intende proseguire seriamente la protesta faccia un distinguo da tutti quei soggetti politici che stanno cavalcando l’ondata del populismo. Ciò nell’ esclusivo interesse del futuro dei trasporti marittimi e delle Eolie, e non di chi tenta di approfittare dell’occasione per far cadere a tutti i costi un’amministrazione... di pastafrolla. peppepaino@interfree.it

, a cura di Peppe Paino