Lipari- Accade ogni fine estate, ma quest’anno la situazione si sta presentando più drammatica che mai, per la chiusura della discarica di Lami, fonte , con i suoi resti alimentari, di sostentamento per i numerosi cani randagi di tutta la zona di Lami e dintorni. Adesso il problema è anche raddoppiato. Cercano, infatti, cibo non solo i cani randagi in giro per le zone dell’isola, ma anche tutti quei branchi che, chiusa la discarica, dove se ne stavano tranquilli , senza quasi mai portarsi a valle, adesso, per forza maggiore, sono scesi da Lami. Sono tanti, e lo testimoniano molti cittadini che li hanno incontrati, nella frazione di Acquacalda, a Porticello, a Quattropani, o ancora a Serra a Pirrera o addirittura nella bretella che circonda Lipari. Sono affamati, l’estate è finita ed i cassonetti per la raccolta della spazzatura non sono più così pieni di resti ed avanzi da sfamare tutti. Ed ecco , allora, le stragi. Un branco di randagi, nottetempo, sono riusciti a penetrare all’interno del giardino, con tanto di recinzione, di proprietà di Bartolo Reitano, a Chiesa Nuova, a Quattropani, ed hanno fatto fuori 30 galline e un gatto. Ma non contenti , e fiutando la presenza di altre galline, gli stessi randagi, la notte successiva sono tornati a Chiesa Nuova, dove hanno tentato , per fortuna senza riuscirvi, di penetrare all’interno dell’altro pollaio del signor Reitano. Purtroppo, in questo caso, ci ha rimesso un altro gatto, trovato ormai agonizzate nei pressi del giardino. Preoccupati i contadini e coloro che spesso vengono visitati dai randagi- che lasciano il segno anche alle loro colture- che evitano anche di uscire di sera per la paura di essere assaliti. Il problema , ormai, ha assunto una gravità senza precedenti.
Tiziana Medda
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/1/2007
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