RIFLESSIONI
In una ulteriore, plateale manifestazione del nostro vizio atavico di affrontare i problemi allo scadere del tempo utile, abbiamo lasciato la questione trasporti inevasa ed insoluta per anni. Poco prima del disastro e dopo anni d'inerzia, il Sindaco ha estratto dal cilindro il solito coniglio stimolando l'istituzione di un comitato civico di agitazione, nato con buone intenzioni e presieduto da persona distinta e sopra ogni sospetto, ma "mandato alla guerra" con le fionde invece dei cannoni. Buonsenso avrebbe obbligato ad un preventivo atto di contrizione chi regge il paese ormai da oltre un lustro; comunque, lo stesso ricorso a "strumenti impropri" è un segno della debolezza della politica e l'agitazione tardiva alla quale siamo stati invitati dai nostri amministratori è un'implicita ammissione del fallimento della loro azione, la quale, per tempo, doveva metterci al riparo da rischi di tagli
indiscriminati ai, per noi fondamentali, trasporti marittimi. Tornando al comitato, non ne invidio i membri. Dovendo per composizione (civico-politica) e per mandato sostenere il canale istituzionale in maniera incondizionata e quindi affidarsi a chi è quantomeno corresponsabile dell'attuale situazione , si trova nella scomoda posizione di rappresentare la popolazione senza poterla assecondare nelle più genuine pulsioni di protesta. I fatti ne sono dimostrazione. Dopo la redazione da parte del comitato di un rigoroso documento di richieste da sottoporre al ministro competente e la contestuale occupazione della "Laurana" per rafforzare il potere contrattuale del Sindaco in missione a
Roma, il risultato minimo preventivato era una garanzia scritta del mantenimento delle corse dell'anno passato da e per le isole e un' apertura seria sul rilancio complessivo dei trasporti marittimi. Si è finito, invece, con l'accettare un misero impegno di massima ad affrontare la questione con l'istituzione di un tavolo tecnico, peraltro presentato agli occupanti come un
esito soddisfacente; questo per evitare che l'insoddisfazione per il mancato risultato si potesse trasformare in aperta contestazione, difficile da gestire e politicamente "pericolosa". In ultimo, rilevo, che le volontà dei vari attori di questa vicenda non sembrano coincidenti, anzi prende corpo la spiacevole sensazione che "molti" combattano controvoglia. Il finale della storia è ancora da scrivere, ma un'idea sulla trama è bene averla...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/14/2009
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