Lipari- Non si arrabbino gli eoliani se gli aliscafi spesso non partono e non arrivano nelle loro isole. Anche perché , in questo lungo e tormentato inverno si è avuta chiara la dimostrazione di come gli approdi isolani siano allo sfascio, e troppe volte i comandanti dei mezzi veloci rischiano grosso quando decidono, spesso pregati , sollecitati , supplicati dagli eoliani di riportarli a casa. Ma oggi, come del resto tanti giorni in questo lungo inverno, il mare una volta alzatosi per lo scirocco ed un'altra per il maestrale, ha messo a nudo le gravi carenze strutturali per le quali davvero poco si è fatto. Allora ecco che in una giornata come quella di oggi, con lo scirocco che è aumentato di ora in ora, gli aliscafi sono stati costretti a saltare lo scalo Stromboli, dove la risacca impedisce le operazioni di accosto, e dove a Panarea per miracolo è stato possibile ormeggiare. A Lipari dalla tarda mattinata mezzi veloci a Punta Scaliddi, dove comunque l’ormeggio non è poi così agevole, con la passerella che per la risacca va avanti ed indietro. Ma certo meglio che al pontile a giorno, dove quell’opera di sopraelevazione si è confermata inutile proprio come in tanti temevano : il mare di scirocco, infatti, la rende praticamente inutilizzabile anche con poca risacca. Per non parlare del resto del molo di Sottomonastero, che già vi abbiamo mostrato nei gironi scorsi, e che continua a rivelarsi una vera e propria vergogna per una località turistica come Lipari. Giunta la nave Pietro Novelli, oggi pomeriggio attorno alle 17.00 , è rimasta attraccata il tempo strettamente necessario al veloce imbarco di passeggeri e mezzi e poi via velocemente verso il ben più sicuro porto di Milazzo. ed oggi proprio a causa delle cattive condizioni meteo-marine la Ustica Lines alle 16.10 ha fatto la sua ultima corsa da Lipari per Milazzo , mentre è stato omessa la corsa pomeridiana da Messina verso Lipari. Nessun mezzo avrebbe potuto , in ogni caso se avesse raggiunto Lipari, sostare per la notte per mancanza di un porto riparato. A Pignataro, infatti, ormeggia un mezzo della Siremar. Ma se non è lo scirocco a mettere in crisi i collegamenti con le Eolie, ci pensano il maestrale o il ponente. Ed in questo caso a pagarne le spese sono Ginostra Alicudi e Filicudi dove il mare raggiunge i porticcioli con violenza impedendone gli attracchi dei mezzi di linea. Alel Eolie, tutto sommato, se nella maggior parte dei casi le traversate sono possibili, non si viaggia per l’impossibilità di attracco e di pernottamento notturno.
tizianamedda@virgilio.it
, a cura di Tiziana Medda
Data notizia: 2/2/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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