Discoteca e cantiere invasi dai detriti

Discoteca e cantiere invasi dai detriti Lipari- Le prime piogge autunnali provocano i primi temuti disagi idrogeologici. In particolare nelle cosidette aree percorse dal fuoco, cioè in quelle fette di territorio devastate dagli incendi estivi. Come a Monte Rosa. Il versante di Unci ieri è stato interessato da modesti, fortunatmente, fenomeni di dilavamento. L'erosione delle pareti tufacee ha trascinato fiumi di terra nella zona costiera e in particolare all'interno della discoteca Sea Light dove la melma ha invaso la sala da ballo all'aperto e nel piazzale del vicino cantiere nautico di Eros Albergo, letteralmente coperto da un tappeto di fango alto più di dieci centimetri. Coperta dalla terra anche una vasca di lavaggio per unità da diporto. I proprietari delle due attività hanno subito interpellato Vigili del Fuoco e Comune. All'ente chiedono con forza l'urgente messa in sicurezza dei luoghi paventando con l'arrivo delle prossime piogge il verificarsi di eventi ben più gravi. Non è dello stesso avviso il dirigente comunale Nico Russo che è anche un geologo. " Il crollo - ha detto l'esperto- ha riguardato soltanto quei tratti privi di vegetazione. Graminacee e felci stanno però ricrescendo per cui non è il caso di preoccuparsi più del dovuto". Intanto si registra il peggioramento delle condizioni del tratto di un muro di contenimento lungo la provinciale che collega Canneto Dentro a Serra. L'unica strada attualmente percorribile per chi da Lipari deve raggiungere le frazioni di Canneto e Acquacalda e vicersa. Ipotizzare il crollo di quella parete "rigonfiata" verso l'arteria dalle acque piovane e il cui stato di evidente precarietà è stato segnalato all'ufficio preposto di Palazzo dei Leoni mesi fà, non è affatto azzardato. Anzi la Provincia bene farebbe ad accelerare l'esecuzione degli interventi più opportuni prima che la circolazione viaria vada completamente in tilt. Si ricordi, a tal proposito, la frana sulla strada del settembre 2006 del tratto di muro vicino a quello in questione per gli stessi motivi.

, a cura di Peppe Paino