Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO- Primo passo all'Ars della riforma sanitaria regionale che, nelle intenzioni dei promotori, dovrebbe ridurre i costi, diminuire il numero dei manager e assicurare una assistenza più adeguata. Con gli interventi degli onorevoli Innocenzo Leontini, Salvatore Pogliese, Marco Falcone e Santi Formica del Pdl, Orazio D'antoni e Paolo Colianni del Mpa, Raimondo Maira dell'Udc, Antonello Cracolici, Giuseppe Laccoto, Cataldo Fiorenza, Roberto Ammatuna, Roberto De Benedictis, Baldo Gucciardi, Camillo Oddo, Giuseppe Di Giacomo, Giuseppe Lupo, Filippo Panarello e Massimo Ferrara del Pd, si è, infatti, conclusa la discussione generale. In difesa del nuovo testo, rappresentato dagli emendamenti del presidente della Regione Raffaele Lombardo, i deputati della maggioranza, per i quali, le modifiche apportate al testo originario , non solo non comportano aumenti di spesa, ma, come ha in particolare sottolineato il vicepresidente vicario dell'Ars Santi Formica, adeguano le strutture sanitarie alle esigenze del territorio. Formica ha anche rilevato che in Sicilia, per la sanità, si spendono, in media, 100 euro in meno per abitante rispetto alla media nazionale. Per dichiararsi soddisfatto della riforma, invece, il capogruppo dell'Udc Rudy Maira attende che sia completato l'esame dell'ultimo articolo. «Fino ad allora – ha avvertito – sono possibili modifiche che potrebbero non avere la nostra approvazione».Per l'opposizione, come ha tenuto a sottolineare, fra gli altri, Giuseppe Laccoto, si tratta di un "papocchio" che crea confusione e anche nuovi sprechi. Il Pd, comunque, punta all'approvazione di alcuni emendamenti che potrebbero migliorare il testo, snaturato dagli accordi di maggioranza.". «Da un lato – ha ironizzato Roberto De Benedictis - si riduce il numero delle aziende a quello previsto dal Pd e si adotta il modello delle Asl integrate ospedale-territorio, tuttavia questo modello viene manomesso attraverso l'invenzione di 18 autonomi ospedali capofila, per far passare da 87 a 90 il numero totale dei manager apicali delle aziende. Lombardo in tempi di crisi si accinge a varare questo provvedimento che non salva la sanità ma salva-occupazione per i manager della sanità». A tutti ha replicato l'assessore Russo rilevando: «Dopo nove mesi di gestione è iniziata la fase del travaglio che porterà alla luce questa riforma, che ha un padre certo: la precisa volontà del governo di migliorare il sistema dopo tante e gravi minacce di aborto. Siamo nella fase del travaglio. Speriamo che non si debba usare il forcipe e che la creatura nasca.. Questa è la migliore riforma possibile considerate le condizioni, siamo comunque pronti ad accogliere i suggerimenti che ci verranno».
I deputati avranno tempo fino a venerdì per presentare gli emendamenti. Da martedì, quindi, avrà inizio l'esame dei singoli articoli sui quali si prevede lo scontro fra maggioranza e opposizione. La conferenza dei capigruppo ha stabilito che entro la prossima settimana si concluda l'esame della riforma sanitaria e che la settimana successiva, fino al 31 marzo, sia dedicata all'esame dei bilanci della Regione.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/12/2009
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