Porti di Lipari spa, opposizione ricorre al Tar

Porti di Lipari spa, opposizione ricorre al Tar Lipari- Opposizione alla riscossa, a suon di carta bollata, sugli atti relativi alla nascita della Porti di Lipari Spa. Società che, com'è noto dovrebbe realizzare la nuova portualità da 75 milioni di euro. Eccesso di potere per difetto d'istruttoria, irragionevolezza e illogicità; violazione e falsa applicazione dell'art. 97 della Costituzione e dei principi di buon andamento, efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione; violazione e falsa applicazione dell'art. 3 L.R. 10/04/91 n° 10, difetto di motivazione. Queste le contestazioni sollevate in un altro ricorso presentato, attraverso l'avv. Angelo Vitarelli, dagli otto consiglieri comunali di minoranza, questa volta al Tar di Catania. Richiedono l'annullamento, previa immediata sospensione, della deliberazione consiliare del 20 agosto scorso. L'atto cioè, con il quale la maggioranza ha dato il via libera alla concessione in godimento per 50 anni dei beni immobili comunali per la costituzione, con Condotte d'Acqua Spa, della società mista Porti di Lipari Spa. Un conferimento, quello dei locali ex biglietteria aliscafi e dell'ex pescheria di Maria corta, secondo gli otto del centrosinistra, avvenuto in maniera del tutto illegittima anche "per i gravi errori di metodo compiuti dal perito nominato dal tribunale di Barcellona P.G". Immobili che, va ricordato, sono stati conferiti per la sottoscrizione del 30% della quota del capitale sociale di un milione di euro. I consiglieri Famularo ( Identità e futuro), Paino, Lauria e D'Alia ( Udc), Biviano e Centorrino ( Pd), Lo Cascio ( Sinistra democratica) e Sabatini ( Nuovo giorno) hanno evidenziato che la scelta degli immobili non è stata preceduta nè da una seria e ragionata attività di ricognizione del complessivo patrimonio disponibile del Comune, nè tantomeno da un confronto in consiglio affinchè le conclusioni potessero confluire in un'adeguata motivazione. Un'assenza di qualsiasi attività istruttoria per un provvedimento che risulta, secondo i ricorrenti, viziato da difetto di motivazione e non solo. I consiglieri di opposizione hanno, infatti, rilevato che sono stati violati i principi costituzionali di buon andamento, di efficienza ed efficacia cui l'azione amministrativa deve sempre ispirarsi. " Il comune - si legge nel ricorso- è incorso nell'errore di vincolare per 50 anni beni dai quali avrebbe potuto ritrarre ben altro reddito". A tal proposito si sostiene ad esempio, che al godimento dell'ex biglietteria aliscafi per 50 anni doveva essere attribuito un valore non inferiore a 576 mila euro, considerato il valore locativo di ciascun box, rispetto alla stima condotta dal c.t.u. pari ad appena 134 mila 750 euro per l'intera struttura. Da qui la contestazione del presunto errore del perito incaricato dal Tribunale. " Il c.t.u - viene sottolineato nel ricorso- ha stimato il valore di un diritto reale ( d'usufrutto o d'uso) in capo ad una persona dell'età di 50 anni piuttosto che calcolare il valore di un diritto di durata pari a 50 anni". Due cose distinte e separate. Basti pensare, viene spiegato nel ricorso, "che per il calcolo dell'usufrutto in base alle aspettative di vita, più giovane è l'usufruttuario tanto maggiore sarà il valore da attribuire al diritto d'usufrutto. Ad esempio, se l'usufruttuario ha un'eta inferiore ai 50 anni ( e dunque un'aspettativa di vita pari a circa 25 anni) all'usufrutto viene convenzionalmente attribuita la metà del valore del bene. Ma se ha 50 anni o li supera , all'usufrutto viene attribuito un quarto del valore del bene, come avvenuto". Nel caso di una persona giuridica, come quello in questione, è stata rimarcata l'evidenza " di un usufrutto al quale avrebbe dovuto essere attribuito un valore progressivamente maggiore con l'aumentare della sua durata". Va, inoltre, ricordato, che l'ufficio legislativo e legale della Regione, sempre su ricorso dei consiglieri di opposizione, ha già richiesto al comune, per inoltrarli al Cga, tutti gli atti relativi all'approvazione del bando per la riqualificazione dei porti di Lipari mediante la costituzione di una società mista.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/24/2007

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