Michele Merenda
SALINA – Anche quest’anno il comune di Malfa ha organizzato la consueta “Tavolata di S. Giuseppe”, perpetuando così una tradizione che risale addirittura al 1835. Come viene raccontato anche dagli storici del Meridione d’Italia, in quel periodo erano numerosi i velieri mercantili che partivano dalle Eolie per commerciare con la Campania. La nostra storia vuole che uno di quei velieri, che proveniva proprio da Malfa, stesse tornando da Napoli carico di generi alimentari. Trovatosi all’improvviso in un tremendo fortunale, l’equipaggio fece voto a S. Giuseppe di offrire tutto quanto avevano a bordo ai poveri, se fossero tornati a casa sani e salvi. Il santo Patriarca evidentemente ascoltò le loro preghiere. Da quel giorno, tutte le famiglie del posto cucinano numerose pietanze locali, dai primi piatti ai dolci, che vengono servite su una grande tavolata e poi distribuite a tutti i partecipanti. In questa grande tavola siedono tre rappresentanti del popolo (un uomo, una ragazzina ed un bambino), che vestiti con abiti dell’antica Palestina rappresentano la Sacra Famiglia. Prima di sedersi a tavola, si pongono alla testa di una processione che porta tutte le pietanze in giro per il paese. La giornata di festa viene accompagnata dalla musica di suonatori sempre locali e dall’ottimo vino di Malfa. Immancabili le classiche “quadare”, dove viene messa la pasta e ceci, il piatto dei poveri per eccellenza. Per non dimenticare lo spirito originario di questa manifestazione, una parte delle pietanze viene offerto agli anziani della Casa di riposo di Valdichiesa (frazione di Leni). Come sempre, sono accorse persone da un po’ tutte le isole ed anche dalla zona del messinese. Quest’anno, la sacra Famiglia è stata impersonata da Sarino Fiordalisi (S. Giuseppe), Marika Basile (Maria) e Maicol Sciacchitano (Gesù Bambino). (nella foto: la Sacra Famiglia)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/19/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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