Malore dopo la partita a Salina

Michele Merenda SALINA – Sembra che si stia risolvendo positivamente quello che domenica scorsa pareva un caso clinico abbastanza grave. Dopo la partita di terza categoria “Polisportiva Malfa-Pompei Messina” conclusasi 3-2 per i padroni di casa, infatti, il giocatore del Pompei Michele La Mazza (18 anni) si è accasciato al suolo. Inizialmente (anche perché era stato visto parlare normalmente con i propri compagni), tutti pensavano che stesse rifiatando per la fatica. Ma all’uscita dagli spogliatoi, mentre tutti stavano lasciando il campo, il ragazzo si trovava ancora a terra, nella medesima posizione, con le braccia allargate e le gambe flesse. Giocatori e tifosi avversari si sono subito avvicinati, accompagnando gli altri componenti del Pompei. La Mazza aveva inizialmente avvertito difficoltà nella deambulazione e poi si sentiva paralizzato dalla vita in giù, riuscendo a muovere solo i polpacci. Gli è stato chiesto perché non avesse chiamato subito aiuto e lui ha risposto che non aveva la forza nemmeno di gridare. Mentre veniva immediatamente allertato il servizio del 118 presente a Salina, il giocatore è stato immobilizzato da alcuni volontari su una barella di fortuna e portato fuori dal campo di gioco. Pare che il dr. Giovanni Parisi, arrivato con l’ambulanza, si sia complimentato con coloro i quali avevano subito dimostrato razionalità e prontezza. Parisi, dopo aver visitato il ragazzo, ha chiamato l’elicottero per far trasportare il paziente al Policlinico di Messina. Al reparto di neurochirurgia si è temuto che si trattasse di un’ernia toracica. Ma l’esito degli esami è stato in tal senso negativo. Tenuto sotto osservazione, La Mazza si è pian piano ripreso e dopo un paio di giorni i medici gli hanno permesso di mettersi in piedi, senza alcun risultato negativo. Adesso, pur rimanendo al Policlinico, il giocatore sta decisamente meglio. Rimane ancora nella più totale riservatezza la causa del suo malore. Forse si è trattato di qualcosa a livello nervoso, che è andato a colpire le terminazioni periferiche.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/8/2009