Ai Musei Capitolini fino 5 luglio si può ammirare la più grande mostra mai dedicata al Beato Angelico in Italia dopo la monografica in Vaticano e a Firenze del 1955: "Beato Angelico. L'alba del Rinascimento". L’esposizione presenta opere mai esposte prima, come il Trittico della Galleria Corsini di Roma e la predella della Pala di Bosco ai Frati, restaurate per l'occasione.
Attraverso una dettagliata selezione di opere provenienti dai più importanti musei italiani e stranieri, la mostra documenta la lunga e feconda attività di fra' Giovanni da Fiesole, dalla giovinezza, di eleganza tardogotica, fino all'ultima fase romana, definitivamente caratterizzata da una facies umanistica, monumentale e classicheggiante.
La scelta delle opere, naturalmente condizionata dalla fragilità dei supporti in tavole o codici miniati, è avvenuta assicurando una significativa campionatura delle varie fasi della produzione dell'Angelico (tra i dipinti figura un capolavoro assoluto come il Paradiso degli Uffizi), ma non trascurando l’esposizione di opere meno note, raramente o mai esposte, per offrire agli studiosi e al grande pubblico tutte le espressioni dell’opera dell'artista.
Davanti ai nostri occhi ecco allora Beato Angelico pittore (attraverso tavole, tabernacoli, scomparti di pale e di polittici, tele), miniatore (con i più importanti codici decorati dall'Angelico e dai suoi collaboratori) e disegnatore (per la prima volta viene dedicato uno studio monografico a questo settore dell'arte del Beato Angelico). Fino al 5 luglio.
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 4/22/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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